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Inter, sono due le considerazioni per sorridere. E ora Lautaro allarga i gomiti

Marco Astori

L'analisi della Rosea sul match di ieri

Serviva dare una risposta forte al Milan, a sette giorni dal derby: e l'Inter l'ha data, seppur non senza qualche affanno, portando a casa tre punti pesanti in ottica classifica. Politano e Gagliardini regalano quattro giorni positivi all'ambiente nerazzurro, in attesa del match dentro-fuori di giovedì. Questa l'analisi de La Gazzetta dello Sport: "Al 23’ della ripresa, quando la festa per i 111 anni dell’Inter stava trasformandosi in una torta in faccia, Politano ha fatto gol alla Spal con il primo tiro in porta nerazzurro e ha spianato la vittoria, poi sigillata da Gagliardini: 2-0. Un successo pesantissimo, meno banale di quello che sembra. Al momento del tiro di Politano l’orizzonte più roseo del derby era quello di agganciare il Milan e l’incubo peggiore quello di finire a -6. Domenica prossima invece Spalletti, risalito a -1 dal Diavolo, giocherà con la possibilità di scavalcarlo e un’eventuale sconfitta non avrebbe nulla di definitivo. La concorrenza da Champions che incalza alle spalle è stata tenuta a distanza.

Classifica a parte, il tecnico nerazzurro, sulla soglia dei due incroci chiave della stagione (Eintracht, Milan) sorride per altre due considerazioni. Prima: la squadra ha reagito alla caduta di Cagliari e nel momento di massima emergenza, senza la trinità del gol (Nainggolan, Perisic, Icardi), senza Vecino e spiccioli, ha saputo raccogliere le forze e venir fuori dalle sabbie mobili di una partita insidiosa. Seconda considerazione: Lautaro Martinez è pronto. Ieri è stato il migliore in campo. Mai visto così sicuro e concreto. Tutto ciò che gli hanno servito l’ha rovesciato verso la porta. A lato di poco una volée di destro (16’) e un colpo di testa (28’). In porta un gol bellissimo (31’) viziato da una carambola sul braccio che la Var ha colto. Qualche interista avrà reagito come davanti al gol di Rummenigge al Glasgow Rangers nell’84: «La bellezza non si annulla». Il cambio di piede in velocità è una delizia tecnica che Icardi non può permettersi. San Siro ha tremato all’idea che quel colpo di braccio e una palla ingenuamente calciata via a gioco fermo potessero costargli il giallo e quindi la squalifica. Invece il Toro, assente con l’Eintracht, nel derby ci sarà, a prescindere da Icardi, che ieri ha disertato San Siro. Con la bella prova di ieri è come se Lautaro avesse allargato i gomiti: il centravanti dell’Inter ora sono io".