La Gazzetta di questa mattina pubblica la sconcertante telefonata per "fregare" Giacinto Facchetti. Avvenuta tra Paolo Bergamo, l’ex designatore, e l’amica Maria Grazia Fazi, ex segretaria Can, la commissione arbitrale. È il 5 gennaio 2005, siamo nell’imminenza della cena di Facchetti a casa Bergamo. Più che una cena, un agguato, visto il tenore dell’intercettazione tra Bergamo e la Fazi. Ecco alcuni stralci.
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La telefonata per “incastrare” Facchetti
La Gazzetta di questa mattina pubblica la sconcertante telefonata per “fregare” Giacinto Facchetti. Avvenuta tra Paolo Bergamo, l’ex designatore, e l’amica Maria Grazia Fazi, ex segretaria Can, la commissione arbitrale. È il 5...
«Fallo parlare»
Fazi: «Paolo, molto silenzioso, fa parlare lui». Bergamo: «Beh sì, non posso sbottonarmi troppo». Fazi: «Più silenzioso che tu puoi. Ti riesce così bene parlare. Fai parlare lui. Tu ascolta, rispondi solo quel che ti dice... Ma rispondi, come posso dire, entrando dentro l’argomento, ma dalla sua parte. Quello che è in difficoltà. Capito, mettigliela sotto questo aspetto. La grande fatica, la difficoltà che fai».
«Con Torino nessuno incassa»
Fazi: «Dunque, devi essere dalla parte di tutti. Io ti ho detto, non solo dalla parte di Juve e Milan, visto che ora il Milan è incazzato perché sta sempre sullo stesso piano della Juve, ma quando deve incassare non incassa mai. Capito?». Bergamo: «Quando deve incassare non incassa. Cioè se c’è quando, cioè, se c’è una cosa che non gli va, non l’accetta. Insomma, questo». Fazi: «Noooo, se c’è qualcosa che deve prendere a lui non gli tocca mai quando c’è la Juve». Bergamo: «Aaah, capito ho capito». Fazi: «Rimanga tra noi, capito?». Bergamo: «Sì, ma con loro non incassa mai nessuno. Con loro, con Torino, non incassa mai niente nessuno. È questa la logica del discorso».
«Non è intelligente»
Fazi: «(...) Lascia perdere Mancini. Sì, fagliela la battuta. Per carità di Dio, spiegagli che così non si fa, che ci rimettono. Ma che non sia l’argomento della sera (...) Se diventa l’argomento cambia, o dai adito a quello che loro hanno risaputo. Loro fonte Inter. Capito? Ecco quindi, mi raccomando, ogni volta che parli dì: è giusto questo? Dentro di te, senz’altro, sarà giusto, ma ponderalo, non lo dire di getto, a te non ti riescono bene le cose dette di getto». Bergamo: «Anche perché poi lui non è, non è un gran...». Fazi: «Bravo, capito». Bergamo: «Lui non è un grande intelligente...». Fazi: «Hai capito... Quindi devi essere non immediato, ma incisivo, la frase a effetto lui non la capisce. Devi girare intorno all’argomento e ci devi entrare, con calma. Lo deve capire bene poi, perché da quella parte lì pensano questo capito?».
Chi riporta questo articolo si sente in dovere di scusarsi con tutta la famiglia Facchetti per il vergognoso contenuto della telefonata. Solo il dovere di cronaca, che ha prevalso a forza sulla insostenibile nausea, mi ha spinto a farlo
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