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Lugano, ecco Samuel: “All’Inter ho imparato la differenza tra giocatore e allenatore”

L'ex giocatore e preparatore nerazzurro ha parlato della sua esperienza all'Inter e delle aspettative per la sua avventura da secondo

Eva A. Provenzano

"E' un'opportunità per crescere. E' da un anno che ho lasciato come giocatore e ora penso più alla parte tecnica anche se mi manca esperienza, ma ho tanta voglia". Walter Samuel è il nuovo vice allenatore del Lugano e si è presentato oggi ai giornalisti svizzeri. Ecco cosa ha detto l'ex giocatore e preparatore nerazzurro:

FUTURO - Non so, penso solo all'oggi e so che mi mancano delle cose che ora cerco di compensare con la mia esperienza maturata in campo negli anni. Mi interessa solo quello che succede adesso.

SECONDO - So il mio ruolo, l'ho accettato come tale. Ora il giocatore che ero non c'è più, devo pensare a dare una mano ai ragazzi, al mister e allo staff tecnico: cerchiamo di essere disponibili per loro che sono la parte più importante. 

MILANO - Mi è servita per cominciare a vedere le cose dall'altra parte perché uno quando gioca se ne va a casa dopo gli allenamenti. Invece ora devo pensare tanto, non solo alla tattica, ma al lavoro: devo preparare il lavoro dei ragazzi, devo motivare i giocatori con allenamenti che a loro possono piacere. 

ESPERIENZA - Non lo so se essere stato giocatore mi avvantaggia, questo bisogna chiederlo a loro. Io mi sento normale, devo farli a sentire a loro agio, loro mi hanno fatto sentire bene. Piano piano sto conoscendo l'ambiente di Lugano, conosco il campionato perché ci ho giocato (al Basilea ndr), ma è la prima volta che vengo ad allenare qui. So che non è un campionato facile, ma cercheremo di fare bene.

LA PIAZZA - Se la considero piccola? No, altrimenti non avrei accettato, ho accettato perché conoscevo il campionato e la realtà. Ho tanta voglia di dimostrare, per me non è fare un passo indietro, anzi è una cosa molto buona aver accettato.

IL RUOLO - Tutti, quando parlano di me, dicono che curerò la parte difensiva, che è quella che ovviamente conosco meglio. Però sono molto incuriosito anche dalla parte offensiva, guardo i video, e poi bisogna costruire anche il gioco perché non è che possiamo subire tutto il tempo, non penso che sia buono difendere tutto il tempo. 

TAMI - Lui è tranquillo, ma anche molto passionale, abbiamo visto un po' come si muovono i ragazzi perché una cosa sono gli allenamenti e una cosa sono le gare. Con lui ho parlato della sua idea di calcio e mi è piaciuta. Per fortuna, siamo molto compatti nello staff. 

L'EUROPA LEAGUE -Sappiamo che competizione è, sappiamo come si disputa, non è facile. Speriamo di farla nel migliore dei modi e serve gestire il gruppo perché con tante partite c'è spazio per tutti e tutti devono essere motivati, per questo è importante giocare in Europa e non è un peso. Una rosa ampia dà più possibilità. Giocare in Europa è bello e siccome se lo sono guadagnati è giusto che si godano questa competizione.

COSA DARE - L'altro giorno sono andato per la prima volta in panchina, infatti all'Inter andavo a guardare i video. Quindi più che altro voglio che quello che facciamo in allenamento si riesca a vedere in campo. E' la cosa principale, speriamo di riuscirci e si è felici se quello che impariamo poi va bene sul campo. 

(Fonte: rsi.ch)

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