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Messi: “Al Barcellona non c’è un progetto né nulla. Si aggrappano al 10 giugno quando è chiaro che…”

Lionel Messi, nell'intervista a Goal, ha sì confermato l'intenzione di restare al Barcellona, benché costretto, ma ha anche sparato a zero sul club blaugrana

Redazione1908

"Mi ha fatto male quando e' stato messo in dubbio il mio amore per questo club: che io vada o che io resti, il mio amore per il Barcellona non cambiera' mai. Ho sempre anteposto il club davanti a qualsiasi cosa. Ho avuto la possibilita' di andarmene dal Barcellona tante volte. I soldi? Tutti gli anni me ne sarei potuto andare e guadagnare piu' soldi che nel Barcellona. Ho sempre detto che questa era casa mia e che era cio' che sentivo e che sento. Meglio di qui e' difficile".

Ma negli ultimi mesi il numero 10 blaugrana ha sentito di aver "bisogno di cambiare, di nuovi obiettivi, di cose nuove. Sicuramente mi e' costato molto decidere. Ho sempre detto che volevo restare qui. Che volevo un progetto vincente e vincere titoli con il club per continuare a far crescere la leggenda del Barcellona a livello di trofei. E la verita' e' che da tempo che non c'e' un progetto ne' nulla, loro si destreggiano e coprono i buchi mentre le cose vanno. Puoi vincere o perdere, perche' e' molto difficile, ma devi competere. Almeno competere e non crollare come a Roma, Liverpool, Lisbona. E questo mi ha portato a pensare sulla decisione di andar via. Come detto, pensavo ed ero sicuro che fossi libero di andar via, il presidente ha sempre detto che alla fine della stagione potevo decidere se restare o meno".

Ma quella parola non è stata mantenuta.

"Adesso si aggrappano al fatto che non l'ho detto prima del 10 giugno, quando è chiaro che il 10 giugno eravamo in corsa per la Liga nel mezzo di questo tremendo coronavirus e che questa malattia ha alterato tutta la stagione. E questa è la ragione per la quale resterò al Barcellona. Adesso restero' perche' il presidente mi ha detto che l'unico modo di andar via e' pagare la clausola di 700 milioni di euro, e questo e' impossibile. C'era un altro modo ed era andare in tribunale. Ma non farei mai causa al Barcellona perchè e' il club che amo, che mi ha dato tutto sin da quando sono arrivato, e' il club della mia vita, ho passato la vita qui. Il Barça mi ha dato tutto e io ho dato tutto. Non mi e' mai passato per la testa portare il Barcellona in tribunale. Non avrei mai fatto una cosa del genere, lo ripeto, volevo andare via ed era mio diritto, perche' il contratto dice che avrei potuto svincolarmi. E non era 'vado via e basta'. Volevo andare perche' ho pensato di voler vivere i miei ultimi anni di calcio felicemente. Ultimamente non ho trovato felicita' all'interno del club". Ma ora il dado e' tratto. "Continuero' nel Barcellona e il mio comportamento non cambiera', non importa quanto volessi andare via. Daro' il massimo. Voglio sempre vincere, sono competitivo, e non mi piace perdere"