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Repubblica – Mercato Inter, Suning non ha fretta, si aspetta. Joao Mario, che succede?

Eva A. Provenzano

Il giornale riprende le parole di Spalletti che ha chiesto silenzio sulle operazioni di gennaio perché deve innanzitutto pronunciarsi la proprietà

"Oggi finalmente l’Inter giocherà allo stesso sport delle altre, stando alla lettura sarriana, e vedremo di che pasta è fatta, quanto pesa, fin dove può allungarsi senza spezzarsi. Si scherza, ovvio, ma è un fatto, e un dato, che per la prima volta l’imbattuta capolista sosterrà il terzo impegno in una settimana". Così La Repubblica introduce Inter-Udinese, la gara che oggi si giocherà al Meazza alle 15. Si riferisce alle parole di Sarri che ha detto: "Senza Coppe, l'Inter gioca un altro sport". Questa settimana c'è stata la Coppia Italia e quindi l'impegno doppio prima contro la Juventus e poi contro il Pordenone che è riuscito a portare i nerazzurri ai rigori e per questo ancora una volta ieri Spalletti ha "chiesto di sparare sul pianista" prendendosi per l'ennesima volta tutta la responsabilità: «È stata colpa della mia gestione, se in coppa siamo dovuti arrivare ai rigori. Però li abbiamo tirati con personalità». Anche nei prossimi giorni l'allenatore affronterà un trittico di partite tra il 23 e il 30 dicembre: il Sassuolo, il derby contro il Milan in Tim Cup il 27 e poi la Lazio per chiudere il girone di andata. E Spalletti ha chiesto chiarezza sia alla sua squadra che al club dicendo che bisognerà aspettare che sia Suning a pronunciarsi sulle eventuali operazioni di mercato e fino a che non si sarà pronunciato "bisognerà fare tutti un po' di silenzio".

"Se le cose stessero proprio così, cioè che Spalletti non conosce ancora le intenzioni della proprietà sul mercato invernale, sarebbe piuttosto curioso, di 16 dicembre. Ma qui ci raccontano tutti che i tempi manageriali cinesi su certe questioni che a noi paiono urgentissime sono niente affatto frettolosi, quindi aspetteremo", scrive Andrea Sorrentino. E una delle questione di mercato da risolvere è Joao Mario, ancora una volta ai box per la tonsillite come quando doveva giocare il derby. "Hanno sbagliato a non togliergli le tonsille da bambino, e d’accordo, oppure non usa la sciarpa, a Milano necessaria, oppure chissà cosa accade al portoghese campione d’Europa, finora ai margini. Ma a gennaio starà benissimo: dalla sua cessione, se andasse in porto, avrebbero beneficio tutti", conclude il giornalista nello stesso articolo.

(Fonte: La Repubblica, 16-12-2017)