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Spalletti va in trincea, all’Inter è tornato il rumore dei nemici. La parola d’ordine è vincere

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter sa che per dimenticare il periodo bisogna subito ripartire forte

Dopo il pareggio col Psv e la conseguente uscita dalla Champions, il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti è tornato a sentire il rumore dei nemici. Quello evocato da Mourinho ai tempi nerazzurri e usato di nuovo dall'attuale allenatore dell'Inter.

"Luciano Spalletti lo evocò poco più di un anno fa, a fine novembre, in un momento in cui era primo ed imbattuto, quando gli accostamenti fra lui e Mou erano ricorrenti. Nella prima uscita pubblica dopo l’eliminazione di Champions, non ne parla espressamente, ma il concetto passa: spogliatoio chiuso e compatto, contro tutti. Contro chi, secondo il tecnico, vuole «demolire» il lavoro fatto in questo anno e mezzo, contro critiche fatte usando «il piede di porco», contro chi analizza le partite in un certo modo perché «tifoso di altre squadre». Spalletti parla tranquillo, anche più che in altre occasioni: nel tardo e freddo pomeriggio di Appiano cerca di tenere sempre lo stesso tono, apparentemente conciliante, anche quando deve impartire qualche stoccata. A difesa della squadra, ma anche del proprio lavoro", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Ripartenza è la parola chiave. Al di là della difesa della sua squadra, il tecnico sa che rimettersi subito a correre, infilando almeno due vittorie prima della sfida al Napoli, è l’unico modo per riportare la nave in acque più tranquille. Dopo la prima mini-crisi stagionale, la falsa partenza culminata con il k.o. casalingo col Parma, la cosa gli è riuscita bene, con il filotto di vittorie innescato da Vecino contro gli Spurs. Per farlo Luciano sembra voler suonare, almeno nell’immediato, con lo stesso spartito. Non cambieranno quindi gli uomini d’attacco («Icardi martedì è andato oltre anche al suo tallone d’Achille»), non ci sarà Nainggolan («Ha ancora bisogno di tempo»), non è lecito attendersi rivoluzioni: «Ci saranno Joao Mario e Gagliardini, i due esclusi dalla lista Champions per le limitazioni del Financial Fair Play. E ci saranno Politano e Asamoah, i due poli opposti della notte europea. L’azzurro ha dimostrato anche in una serata negativa (per la squadra) di meritare palcoscenici del genere", riporta il quotidiano.