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Superlega, Reichart: “Sarà meritocratica, è necessità. E già parliamo con autorità UE”

Daniele Mari

A parlare è Bernd Reichart, amministratore delegato della Superlega, durante un convegno organizzato dalla A22 Sports Management

"Abbiamo il massimo rispetto per i tribunali ma la Superlega è una necessità strutturale e si adatterà alla realtà che verrà fuori dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, ne stiamo già parlando con le autorità di Bruxelles. Spero che ci sia lo stesso rispetto anche dall'altra parte". A parlare è Bernd Reichart, amministratore delegato della Superlega, durante un convegno organizzato dalla A22 Sports Management, la società promotrice del progetto. Reichart ha ribadito che l'obiettivo è "migliorare una competizione che tira il carro per il bene dell'intero ecosistema".

"La cosa più importante che abbiamo ottenuto è l'impegno della Uefa a non minacciare di sanzioni i club con cui stiamo dialogando - ha aggiunto - La riluttanza al cambiamento è umana ma la Uefa controlla un'attività senza concorrenza e senza la necessità di innovare e proporre soluzioni per il calcio, vive del sudore dei club che non prendono parte alle decisioni. La A22 ha creato loro un problema che non avevano perchè pretendiamo di migliorare le competizioni esistenti ma deve essere capace di lavorare liberamente. Loro dicono di essere i padroni di calcio, che il sistema funziona e che non c'è bisogno di alternative ma devono essere i club a gestire il proprio destino: sono i club che creano valore, spettacolo ed emozioni".

"Le Leghe sono gestite dai club a livello nazionale, perchè non può succedere a livello europeo?". E per quanto riguarda il format, Reichart assicura: "Per attirare le nuove generazioni bisogna offrire tutte le settimane le partite migliori, non solo da maggio a giugno. La Superlega sarà meritocratica e ogni squadra avrà il diritto di sognare di prendervi parte".