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Vecchi: “Colidio è un predestinato. Futuro? E’ il momento giusto per lasciare l’Inter”

Eva A. Provenzano

L'allenatore della Primavera nerazzurra è stato ospite negli studi di SkySport

Stefano Vecchi, allenatore dell'Inter Primavera Campione d'Italia per il secondo anno consecutivo, ospite negli studi di SkySport, ha parlato dell'impresa sportiva dei suoi ragazzi. Ecco cosa ha detto:

-Avete fatto un'altra impresa?

Abbiamo avuto la bravura di partecipare a diverse finali sia noi che la Fiorentina. vuol dire che ci sono società che lavorano bene e poi si confronto, ma siamo contenti di aver vinto sempre noi. Vincere due volte consecutive il campionato giovanile è successo a pochi altri, è stata una fortuna. Abbiamo imparato che lavorando molto i risultati vengono e credo che questo insegnamento se lo porteranno dietro ovunque andranno a giocare. 

-Quanto è complicato riplasmare una squadra nuova?

Tutte le stagioni mi mette a disposizione un organico diverso, più di metà squadra cambia, si propongono chi giocava meno l'anno prima e ce ne sono di nuovi, è stimolante, ma non è sempre facile trovare la quadratura del cerchio. E' un puzzle da mettere a posto e io la società e il mio staff siamo stati bravi a ricomporlo. 

-Che metro di giudizio si usa con i ragazzi rispetto ai grandi?

Le difficoltà sono diverse. Con i calciatori adulti devi essere attento su equilibri, su giocatori esperti, sul capitano, su chi è esposto a più critiche. Sui giovani ci sono altre difficoltà, vanno a scuola o la sera magari fanno tardi e quindi vanno stimolati per farli svegliare presto al mattino. Sono comunque sempre stimolati, si allenano anche con la prima squadra, si cerca di sbagliare meno possibile. Bisogna essere onesti perché tutti poi si allenano e bisogna fare il massimo. 

-Colidio ha fatto un salto tale da poter essere utilizzato da Spalletti?

Lui è un 2000, gioca un anno sotto età rispetto ai 99. Vuol dire che ha bruciato le tappe e visto che c'è sempre il suo zampino nei momenti importanti dimostra di avere qualità di applicazione che vanno oltre il suo talento. E' un ragazzo con una buona stella perché non è sempre facile essere decisivo nei momenti importanti della stagione. E non è semplice arrivare da un calcio e da un Paese diverso e abituarsi subito. Ha dovuto lavorare tanto, ma è cresciuto tanto, è un predestinato.  

-I complimenti a Rover...

E' un titolare in assoluto. Era un titolare già lo scorso anno, è un giocatore importante e lasciarlo fuori poteva essere uno smacco. Lui l'ha presa mettendosi a disposizione e per un giocatore accettare di non essere titolare in certe gare non è facile. Lui ha fatti tanti gol e ha fatto il gol nell'ultima parte della stagione. Spero trovi una squadra che lo valorizzi, ha grande talento, è un ragazzo richiesto. Sta all'Inter e a alla sua famiglia trovare la formazione che lo valorizzi al meglio.

-Tripletino?

Manca la Champions, ma abbiamo vinto tre trofei è vero. Ma non parliamo di Triplete che è esagerato. 

-Il tuo futuro? 

So che si sono mosse alcune società che hanno chiesto all'Inter il permesso di parlarmi, durante queste settimane deciderò cosa fare, parlerò con qualcuno e decideremo di capire cosa è meglio per tutti. E' comunque il momento giusto per andare via. Vediamo. 

(Fonte: SS24)