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Zazzaroni: “Icardi, siamo a -11 per la Juve e -4 per il Napoli. Marotta miglior dg d’Europa ma…”

Redazione1908

Ivan Zazzaroni torna sul caso Icardi, ormai diviso tra Juve e Napoli e l'idea di restare all'Inter malgrado le esclusioni

Che fine farà Mauro Icardi? Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, parla in questi termini della Guerra Fredda in atto tra Inter e Juve, con  il Napoli sullo sfondo, proprio con Maurito nodo del contendere:

"Visto che in otto anni non ci sono riusciti gli altri, la Juve prova a complicarsi la vita da sola. Come? Così: Sarri, che dalla Cina è tornato con la polmonite, dopo aver saltato la metà delle sedute di preparazione, un’autentica iattura per l’“allenatore che allena” e ha bisogno di più tempo dei colleghi, non siederà in panchina né a Parma, né col Napoli - esordio rimandato a dopo la sosta. E Paratici, il miglior uomo mercato d’Italia, si ritrova condannato a una corsa contro il tempo e la logica per tentare di aggiustare le liste e i conti - singolare, ancorché inevitabile, quasi una nemesi, che la prima conferenza stampa del campionato del post-Allegri sia perciò tenuta da Pavel Nedved, indicato dai dietrologi come il principale “oppositore” del tecnico cinque volte campione d’Italia.

Qui ci sta bene una considerazione personale: sono convinto che la separazione tra Marotta e Paratici non abbia giovato a nessuno, club compresi. Insieme, Beppe e Fabio rasentavano la perfezione; divisi, denunciano qualche “complesso”.

Mi spiego: Marotta è il miglior direttore generale del calcio europeo (non esagero), soprattutto se parliamo di gestione degli aspetti tecnico-amministrativi, ed è quello che meglio rappresenta la società per quale lavora. Paratici, come detto, non ha eguali sul piano tecnico-mercantile. I due si integravano perfettamente coprendo l’uno i difetti dell’altro. Ora che sono letteralmente “scoppiati”, si ritrovano a dover sviluppare temi supplementari che peraltro non gradiscono.

Passo al caso (il diminutivo è ammesso) Icardi. Siamo a meno undici per la Juve e meno 4 per il Napoli. In linea teorica, non considerando gli imprevisti, Paratici può godere del vantaggio di una settimana rispetto a Giuntoli non tanto per una mancanza di volontà da parte di De Laurentiis (che ieri ha giocato la carta del disimpegno) quanto per una questione strettamente contrattuale. I tempi del poule di professionisti (fiscalisti, tributaristi, lavoristi e potete aggiungere tutti gli “isti” che volete) guidato da Andrea Chiavelli sono leggendari e in qualche occasione si sono rivelati penalizzanti, poiché la pazienza non è certamente la principale virtù degli uomini di calcio che vogliono vendere. Per fare l’esempio più recente, l’accordo con gli agenti di Lozano è stato perfezionato proprio in queste ore, per cui la conclusione della trattativa è durata quasi tre settimane dopo il primo sì di Mino Raiola, agente del messicano – non potete immaginare l’intensità dello scambio di mail e messaggi al vetriolo che ha caratterizzato il periodo tra l’8 e il 15 agosto".