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C’È CRISI E CRISI

Sabine Bertagna

L’Inter sceglie l’opzione ritiro per schiarirsi le idee. E soprattutto per farlo in gruppo, isolandosi dagli strascichi di un silenzio stampa denso di malumori. La partita con la Fiorentina ha inasprito gli animi lasciando i postumi...

L'Inter sceglie l'opzione ritiro per schiarirsi le idee. E soprattutto per farlo in gruppo, isolandosi dagli strascichi di un silenzio stampa denso di malumori. La partita con la Fiorentina ha inasprito gli animi lasciando i postumi di una sbronza piena di recriminazioni. Prima il vantaggio che i nerazzurri non sono riusciti a difendere, poi il pareggio sfumato fra le dita e infine la sconfitta accolto come il responso più crudele. E così l'Inter è scivolata al quinto posto, dopo che si era goduta la vetta e che ad ogni scivolone si era ripetuta, a scopo rassicurante, come in fondo la classifica non fosse così male. Pur scivolando sempre più in giù. Ogni domenica un po' di più.

Non c'è quasi più tempo per capire come mai l'Inter abbia sperperato in maniera scellerata il vantaggio faticosamente acquisito. Sabato sera c'è la Sampdoria, che presenta tutte le caratteristiche della squadra che i nerazzurri rivitalizzano quando sono in crisi come ora. Un impegno, sulla carta, che potrebbe restituire all'Inter un po' di autostima e certezze. Quelle che nelle ultime partite sono vacillate, soprattutto nei minuti finali. Quando la tensione sfocia in ansia e a volte in fibrillazione. Senza lucidità è difficile difendere qualsiasi risultato.

Poi naturalmente c'è tutto il capitolo dedicato a Mazzoleni, che nella partita di domenica sera non ha certo brillato. Una gestione dei cartellini discutibile, che ha indirizzato la gara verso una quasi rissa finale con espulsi su espulsi. Quando il nervosismo in campo tracima con questa irruenza non può non essere anche responsabilità dell'arbitro. "State facendo un cinema assurdo" avrebbe detto l'arbitro avviandosi verso il tunnel circondato dai giocatori nerazzurri, dopo la seconda espulsione. E quelle due giornate per l'applauso di Kondogbia sembrano nascondere risentimento più che una rigorosa applicazione del regolamento. 

Si è parlato molto del nervosismo in casa Inter. Il silenzio stampa dei nerazzurri è stato criticato (come lo sono molto spesso le decisioni prese dai nerazzurri). Eppure ha sicuramente fatto sì che il clima non si deteriorasse ulteriormente. Prevenendo risposte sgarbate a domande fintamente ingenue. E a proposito di risposte sgarbate sarebbe interessante capire come è stata etichettata quella di Mihajlovic ad un giornalista in conferenza stampa. Non si sono levati gli scudi in difesa della libertà di stampa, in questo caso. Nessuno scandalo, insomma. A parte quello dei due pesi e le due misure che in troppi si ostinano a non vedere.

Twitter @SBertagna