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Altobelli: “Inter, difesa top e centrocampo forte: colpisce una cosa. Conte? Temevo che…”

Matteo Pifferi

L'ex bomber nerazzurro, con un passato anche alla Juve, ha parlato del Derby d'Italia

In previsione di Inter-Juventus, l'edizione odierna de La Stampa ha intervistato Alessandro 'Spillo' Altobelli: ecco le sue dichiarazioni.

Vista da lontano Inter-Juve che effetto fa?

«Per me la Serie A è sempre vicina, ma sono felice che la passione di questo particolare Inter-Juve arrivi anche qui. Più equilibrata, più sentita, attesa. Marotta e Conte, i due ex della Juve, animano ancora di più la sfida e io da interista sono ben felice che ci siano».

L’arrivo di Conte ha diviso i tifosi. Lei da che parte sta?

«Penso sia l’allenatore giusto, anche se temevo che la sua juventinità lo avrebbe esposto a una situazione impossibile. Al primo errore poteva trovarsi lo stadio addosso».

Se perde domani succederà?

«No, non più.È stato intelligente, ha detto e fatto le cose giuste e preparerà la partita con il coltello fra i denti, però attenti... Le squadre prendono pregi e difetti dell’allenatore».

La Juve ha già preso quelli di Sarri?

«Su sei partite di campionato ne ha vinte 5 e pareggiata una e dobbiamo ancora vedere la sua Juve. Figuriamoci quando ci arriva. Lui è particolare, magari fa uscite non in linea con le abitudini bianconere, però è serissimo, conosce il calcio e saprà sfruttare al meglio l’uomo in più: Ronaldo».

Mette in campo la squadra migliore per CR7?

«Non deve pensare solo a lui,sarebbe calcio antico e poi parliamo di un gruppo che senza Ronaldo è andato molto vicino a vincere la Champions. Se vogliamo, fino a qui, ha fatto più senza Ronadlo che con. Ma saprà essere la carta in più».

Chi sarà la carta in più di Inter-Juve?

«L’Inter ha tre centrocampisti davvero forti Barella, Sensi e Brozovic sono micidiali e la difesa, ora, è tra le più forti del mondo. Colpisce la trasformazione, la Juve aveva già questa solidità e sa come far male».

Lei è stato una bandiera, che cosa pensa della scelta di Buffon?

«Ha fatto la storia bianconera, forse ha sbagliato ad andare al Psg: voleva la Champions, è uscita una stagione deludente e chiudere così gli pareva sbagliato. Però torni e ti siedi in panchina... Io non avrei retto. Avrei smesso»