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Bedy Moratti: “Inzaghi bravo, vince e ci fa divertire. Mai fidarsi della Juve”

Alessandro Cosattini

Bedy Moratti compie oggi 80 anni. Figlia di Angelo e sorella di Massimo, ha parlato al Corriere della Sera verso la Supercoppa Italiana

Bedy Moratti compie oggi 80 anni. Per anni presidente degli Inter club, figlia di Angelo e sorella di Massimo, appassionata in primissima persona, ha parlato in esclusiva al Corriere della Sera verso la Supercoppa Italiana in programma questa sera a San Siro:

Ha ancora voglia di andare allo stadio in questi tempi complicati?

«Ma io vado allo stadio per evitare qualcosa di ancora più complicato, la festa a casa che mi toccherebbe fare! Allo stadio siamo distanziati, con le mascherine... in realtà è tutto complicato in questo periodo. Io ho preso il Covid all’inizio, per fortuna in forma lieve».

Veniamo alla partita, lei ha detto scherzando che sogna un 6-0 per l’Inter.

«Era ovviamente una battuta. Ma, soprattutto sui social, bisogna stare attenti alle battute».

Le piace questa Inter?

«Il giovane Inzaghi è veramente bravo, vinciamo e ci divertiamo».

La Juventus quest’anno è in difficoltà.

«Ma della Juve non ci si può mai fidare, neanche in questo senso. Anche questa è una battuta».

Di Calciopoli parliamo?

«Ma no, perché? È il passato, spiacevole soprattutto per chi ne ha fatto parte».

Si ricorda la sua prima partita allo stadio?

«Papà prese l’Inter che io ero in collegio in Svizzera. Ci si sentiva la domenica sera, allora funzionava così, e mi raccontava com’era andata. Poi a 15 anni ho cominciato ad andare allo stadio. Mi divertivo, ancora mi diverto. È una passione, come lo è stata quella per teatro e cinema».

Torniamo ai ricordi: è vero che sua madre Erminia era tifosa dell’Inter prima ancora di suo padre?

«Verissimo! Vivevano a Roma e lei lo portò allo stadio, divennero appassionati».

La scelta di comprare l’Inter di suo fratello Massimo?

«Sapevo che aveva questo interesse e che Milly non era tanto d’accordo (poi è diventata tifosissima); stavo lavorando in teatro, ero in albergo prima dello spettacolo che guardavo la tv e ho visto Massimo con un giornalista che gli diceva “Allora oggi è diventato presidente dell’Inter”».

L’ha saputo così?

«Tutte le notizie più importanti me le hanno date mentre lavoravo. Stavo andando in scena quando arrivò il sindaco della città a dirmi disperato che si era rotto Ronaldo».

A quali campioni è stata più affezionata?

«Cambiasso, una persona molto intelligente, prima Corso, Suarez, Bellugi. Ma sono tanti... Viaggiando con loro ho capito che i giocatori usano le gambe ma non è detto che non abbiano il cervello, anzi. Chiellini è un ragazzo molto intelligente».

In tutti questi anni cosa ha capito del calcio?

«Che smuove passioni enormi. Non è solo un gioco, ed è per questo che deve restare pulito, e voglio pensare che, nonostante tutto, al 99% lo sia. Perché l’amore deve essere pulito».

Le famiglie come la sua sono uscite dal calcio, San Siro sta per essere abbattuto. È difficile non avere nostalgia?

«Il mondo va avanti, non si può pensare che il calcio resti fermo. A San Siro abbiamo stravinto e mi dispiacerà molto lasciarlo, ma capisco anche chi vuole rinnovare. È difficile restare come eravamo, anche se è stato tutto molto bello».

(Fonte: Corriere della Sera)