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Bergomi: “Inter, prendi Lukaku: solo Dybala non basta. Bastoni? Mi piangerebbe il cuore”

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Le dichiarazioni dell'ex difensore e capitano dell'Inter, che esprime il suo pensiero su Lukaku, Dybala e Bastoni

Alessandro De Felice

"Guardo l’aspetto tecnico, va benissimo per il nostro campionato. Pensi ad Ibra, a 41 anni, prima degli infortuni, era ancora decisivo. Romelu di anni ne ha 28, possiede la stessa stazza di Zlatan, è veloce e sa far male a campo aperto. L’Inter quest’anno ha giocato un bellissimo calcio, ma è mancato un giocatore che con la sua rapidità le permettesse di difendere più bassa, concedendo meno spazio, senza portare troppi uomini oltre la linea della palla".

Beppe Bergomi non ha dubbi: riprenderebbe subito Lukaku all'Inter a meno di un anno di distanza dall'addio e il passaggio al Chelsea. Ai microfoni di Tuttosport, l'ex capitano e difensore nerazzurro ha affrontato i temi caldi del club meneghino, tra cui anche il possibile arrivo di Dybala.

Come si sposerebbe Lukaku col gioco di Inzaghi?

"Benissimo. Simone, che la scorsa estate aveva avuto a disposizione Romelu per una quindicina di giorni, ha esplicitamente dichiarato come non avesse mai allenato uno forte quanto Lukaku. Se lo dice l’allenatore… Non ho dubbi vada bene per Inzaghi e per i nerazzurri".

Come pensa potrebbe essere accolto dallo spogliatoio?

"Non so come si sia lasciato. Ma mi è sempre sembrato un ragazzo disponibile, che ha sempre lavorato e lottato per la causa dell’Inter. Poi ha fatto una scelta e questa deve essere rispettata. Qualora tornasse, potrebbe dare le sue spiegazioni. Torno indietro di qualche anno, quando Gigi Simoni ci disse: “Siete tutti uguali, tranne uno, Ronaldo”. Noi l’avevamo capito che lui si sarebbe potuto allenare all’80%, tanto ci faceva vincere le partite. La situazione non è la stessa, ma si può gestire bene".

E Dybala invece lo prenderebbe?

"Se torna Lukaku, sì".

E se non torna?

"Il valore assoluto di Paulo non si discute. È un giocatore che mi piace, con qualità tecniche importanti. Però una coppia Dybala-Lautaro, tenendo presente che l’ex Juve più va avanti con gli anni più arretra la sua posizione, mi fa pensare come ci sia bisogno di un giocatore che dia profondità. Quindi Dybala-Lukaku, assolutamente sì. Mentre Dybala-Lautaro è un sì, ma avresti bisogno comunque di un’altra punta con caratteristiche diverse. Ti mancherebbe la fisicità, dovresti giocare sempre palla a terra".

Potesse prendere solo uno tra Lukaku o Dybala, chi prenderebbe?

"Lukaku, poi se arrivano tutti e due, meglio. Ma Big Rom è più 9, più centravanti".

Un tridente Lautaro-Lukaku-Dybala funzionerebbe bene in campo?

"Per come è strutturata la rosa dell’Inter sarebbe difficile. A partita in corsa dico sì. I nerazzurri hanno giocatori da 3-5-2, pensare che vengano schierati due mediani che supportano il trequartista e due punte non è facile. Faccio fatica a vederli tutti e tre insieme, anche se forse viene fuori il mio animo difensivista".

Bastoni sembra un possibile sacrificabile. Ma è giusto lasciare andare un giovane, forte e interista?

"Normalmente una squadra che vince lo scudetto fa due acquisti per essere più competitiva in Europa, non vende come ha fatto l’Inter la scorsa stagione. Poi vanno fatti i complimenti alla società nerazzurra per i risultati dell’ultima annata. Se però dovessimo vendere ancora per il bilancio e per fare mercato, gli ultimi da sacrificare sarebbero gli italiani, attaccati alla maglia, quelli col senso di appartenenza, come Barella e Bastoni. Qualora Alessandro partisse, mi piangerebbe il cuore. Ragiono da tifoso, la dirigenza saprà come comportarsi, hanno lavorato bene, lo faranno ancora».

Quanto mancherà Perisic?

"Tantissimo. Gosens è un altro tipo di giocatore, non è Perisic, ma un terzino. Ivan è un attaccante adattato alla fascia. Il croato è un atleta incredibile, l’Inter perde sicuramente qualcosa".

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