FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Italia, Biasin: “Inutile cambiare Mancini, si riparta dalle certezze come Barella e Bastoni”

Italia, Biasin: “Inutile cambiare Mancini, si riparta dalle certezze come Barella e Bastoni” - immagine 1

Intervenuto sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasin ha analizzato così il KO dell'Italia contro la Macedonia

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasin ha analizzato così il KO dell'Italia contro la Macedonia:

"Molti vorrebbero il siluramento sulla pubblica piazza di Roberto Mancini che sì, è vero, l’altra sera c’ha capito niente, ma in questi 4 anni ha fatto cose importanti. Ci aspettiamo che rassegni le sue dimissioni (atto dovuto) e che il Palazzo le respinga e gli chieda di proseguire. Ovviamente, solo se ne ha voglia. Il dato di fatto è che le alternative al ciuffo jesino sono tutte poco convincenti: l’abbinata Cannavaro-Lippi, per qualcuno favoritissima, è una contraddizione in termini (non ti fidi abbastanza del giovane e gli metti di fianco il “badante” esperto? Mah), Ancelotti sta benissimo a Madrid, Conte non ce lo possiamo permettere, Ranieri ha la sua età, per De Zerbi o Gattuso ci manca il coraggio (e prima o poi speriamo di trovarlo, il coraggio). No, l’ideale è ripartire da Mancini e da un gruppo giocoforza rinnovato".

CERTEZZE

Le certezze sono poche, si fa in fretta: una si chiama Verratti (unico vero giocatore azzurro dalla classe superiore), poi Chiesa (e speriamo che si riprenda in fretta), Barella (e speriamo che prima o poi si possa riposare un po’), Donnarumma (e speriamo che si risvegli), Bastoni (sì, è una certezza).

PROMESSE

Quindi le promesse, ovvero tutti quei giocatori che vengono celebrati dopo due partite buone, ma alla terza si addormentano. Per esempio Zaniolo (uh, quanto ci sarebbe servito a Palermo, e invece è rimasto in tribuna), ma pure Scamacca che pure non ha colpe, e Raspadori, e Pellegrini, e Zaccagni, e noi vorremmo anche Caprari, e tutta un’altra serie di onesti pedatori che magari non diventeranno mai fenomeni, ma ben gestiti possono fare cose buone.

GIOVANI

E qui siamo al tasto dolente. Cioè, potremmo buttare là anche dei nomi (lo juventino Fagioli? Ricci del Toro? Frattesi?), ma preferiamo limitarci a riportare la classifica 2022 della “Next gen”, i 50 migliori talenti Under 19 al mondo: al primo posto c’è Jude Bellingham del Borussia Dortmund, poi Florian Wirtz del Bayer Leverkusen, poi Gavi del Barcellona, poi... E, niente, non c’è neppure un italiano. Neanche uno per sbaglio su 50. Ci siamo capiti, se la casa viene giù è perché le fondamenta sono marce. E comunque forza azzurri, che tanto non costa niente"

tutte le notizie di