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Biasin: “Polemica su Pairetto per Inter-Genoa? Stronzata. Ma si poteva e doveva evitare”

Matteo Pifferi

Lungo editoriale di Fabrizio Biasin sulle colonne di Libero. Il giornalista ha detto la sua sulla designazione di Pairetto per Inter-Genoa

Lungo editoriale di Fabrizio Biasin sulle colonne di Libero. Il giornalista ha detto la sua sulla designazione di Pairetto per Inter-Genoa, una scelta quella di Rizzoli che ha fatto discutere:

"Procediamo spediti. La polemica sulla designazione dell’arbitro Pairetto per Inter-Genoa in programma oggi alle 18 è una stronzata (perdonate il francesismo): sì, è vero, il signor Luca è fratello di Alberto (dipendente della Juventus in qualità di Event Manager) e figlio di Pierluigi (coinvolto nel 2006 nello scandalo Calciopoli), ma è anche vero che nei quattro precedenti con i nerazzurri, questi ultimi hanno portato a casa tre vittorie e un pareggio e, quindi, di cosa stiamo parlando? Per capirci: il Genoa negli otto precedenti ha perso sei volte (una vittoria e un pareggio). Il problema, semmai, è relativo alla non-logica che accompagna tale designazione. Cioè, tu, Rizzoli, sai perfettamente che in Italia ci vuole niente per far divampare la polemica e a due passi dal  Natale, con l’Inter a 3 punti dai bianconeri, spedisci cotanto arbitro a San Siro. Si poteva evitare. Anzi, si doveva evitare per diversi motivi. Il primo è che il signor Pairetto, oggi, non dovrà gestire solo i 90 minuti della partita, ma anche tutta la pressione derivata da 48 ore di polemiche sterili e, comunque, fastidiosissime (dovesse sbagliare a sfavore dei nerazzurri si dirà «ecco, visto?», viceversa si dirà «per forza ha favorito l’Inter, doveva pulirsi la coscienza». Insomma, in caso di errore nessuno penserà «è semplicemente un errore» e, insomma, speriamo fili tutto liscio)".

SU PAIRETTO - "Il secondo motivo per cui «era meglio evitare» dipende dal fatto che - ancora una volta - è tornata a galla la faccenda così riassunta: «Un arbitro non può dirigere una squadra che fa riferimento  alla sua Sezione di appartenenza». Pure questa, consentiteci, è una boiata. Cioè, o ci si fida dei fischietti e gli si permette di arbitrare ogni tipo di gara, o si mettono paletti per «questioni di opportunità» e, allora, per lo stesso principio si evitano “incorci pericolosi” (se il pensiero di fondo è «Tizio della sezione di Torino non può dirigere la Juve perché “non si sa mai”, allora non può dirigere neppure l’Inter perché “non si sa mai”»). Che poi, capiamoci, Juve (soprattutto) ma anche Inter e Milan hanno tifosi-arbitri ovunque, mica soltanto nella città di appartenenza, è questione di statistica e logica. Totale: Pairetto è fischietto degno e proprio per questo sarebbe stato più logico evitargli la gogna mediatica".

INTER-GENOA - "Questo pomeriggio Antonio Conte dovrà compiere una specie di miracolo per buttar giù una formazione che abbia senso. E stiamo parlando del centrocampo, ovviamente. Con Barella, Sensi e Gagliardini ko e Brozovic squalificato (oltre a Lautaro Martinez) al tecnico toccherà schierare una linea inedita e assortita «alla meglio». Vecino, Borja Valero e Candreva dovrebbero essere i prescelti. [...] A San Siro non si prevede «calcio spettacolo», ma del resto i punti sono uguali anche se arrivano senza i fronzoli e le piroette, per informazioni chiedere a un precisissimo (vedi intervista a Espn) Max Allegri: «I calciatori sono come i cavalli. Tattica? Tutte cazzate». Amen".