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Bonazzoli: “Podolski un personaggio. I più forti? Dico Icardi e Kovacic. All’Inter…”

Federico Bonazzoli, intervistato da Sky Sport, ha parlato della sua esperienza all'Inter.

Simona Castellano

Paolo Ghisoni di Sky Sport ha intervistato Federico Bonazzoli. Il giovane attaccante ha parlato della sua esperienza all'Inter.

Queste le sue parole:

"Qual è il calciatore più forte contro e con il quale hai giocato? Con cui ho giocato dico Icardi e Kovacic. Ho avuto la fortuna di allenarmi con grandissimi campioni, gente molto più forte di me, Kovacic mi ha impressionato più di tutti, aveva qualità e visione di gioco che solo lui aveva, era anche una persona straordinaria, umile e perbene. Contro? Quando facevamo le partitelle in allenamento Juan Jesus era quello che speravo di non avere mai contro. Un difensore che non ti lascia mai respirare, non ti fa mai girare, è una cosa brutta e con cui devi imparare a conviverci. È brutto non riuscire mai a girarti e a fare quello che vorresti fare. Ispirazione? Handanovic è sempre stato, non dico il punto di riferimento, ma una persona a cui cercavo di rubare qualcosa. Poi dico anche D'Ambrosio, un ragazzo che dalle 7 di mattina alle 23 di sera ha un professionalità fuori dal normale, non ho mai visto una cosa del genere. Podolski? Ci ho giocato insieme all'Inter, un personaggio, un ragazzo molto simpatico, mancino, forte fisicamente. faccio di tutto per arrivare ai suoi livelli, è un campione assoluto, mi fa solo piacere essere accostato a lui.

Pinamonti? Purtroppo non ci siamo incrociati né in Primavera né in prima squadra. È un ragazzo che stimo, è umile, gli auguro tutta la fortuna che sta avendo. Sono legato a Zonta. Non posso negare che Dimarco è uno dei miei migliori amici sia in ambito calcistico che fuori. Abbiamo fatto tutte le trafile all'Inter insieme. Xi sarà sempre qualcosa che ci terrà uniti. Cosa mi manca dell'Inter? Sono stato bene, all'Inter devo tutto, mi hanno fatto crescere a livello umano. Sono arrivato che avevo sei anni e a nove anni sapevo gestirmi da solo. Samaden e Celario mi hanno dato una grande mano, Vecchi anche e tutti gli allenatori. Nel mondo Inter ogni persona mi ha lasciato una cosa di sé che non dimenticherò mai. Sono queste le cose importanti per un ragazzo. Non posso smettere di ringraziarli", le sue parole.

(Fonte: Sky Sport)

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