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Boninsegna: “È tornata l’Inter di dicembre. Lautaro top, doppietta nel derby da fenomeno”

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Roberto Boninsegna ha parlato così dell'andamento dell'Inter di Inzaghi

Matteo Pifferi

Roberto Boninsegna, intervistato da La Gazzetta dello Sport, racconta il testa a testa Scudetto col Milan del 1970-1971 ma si concentra anche sull'attualità.

Ci fu un momento chiave nella vostra rincorsa: la vittoria nel derby.

«Certo, quel successo fu fondamentale per ritornare a meno uno dal Milan e poi mettergli pressione per le partite seguenti. Per noi fu una cavalcata straordinaria. Diciamo che a un certo punto in pochi ci credevano veramente...».

Leggenda racconta che tutto partì da quel viaggio di ritorno da Napoli in cui i senatori si misero a tavolino a fare “la tabella scudetto”. Ce la racconta?

«Eravamo in aereo, venivamo da una sconfitta per 1-0 che sembrava precludere ogni possibilità di recupero. Mazzola, Burgnich, Facchetti e Corso presero il calendario e cominciarono: “qui vinciamo, qui vinciamo, qui pareggiamo, qui vinciamo” e così via. Quando la fecero vedere al resto del gruppo, la prima cosa che balzò all’occhio fu proprio il derby: era una di quelle partite inserite nelle vittorie, tutti sapevamo che senza quel successo non ci sarebbero state speranze. Da lì non ci fermammo più».

Cinquantuno anni dopo, stessa storia: l’Inter si è inceppata dopo un derby perso, ma poi ha sfruttato anche il derby di Coppa per dire al Milan “siamo più forti”.

«Vero, pazzesco come sia cambiata la stagione dell’Inter dopo quel ko di febbraio. Sono stati mesi complicati che oggi però sembrano lontanissimi. Stavolta la chiave della rimonta è stata la vittoria in casa della Juve: lì l’Inter ha riacceso l’interruttore, è ripartita con entusiasmo, gioco, successi. È ritornata l’Inter esuberante che aveva incantato fino a Natale. Oggi è la favorita, ma occhio alle trappole. E a Bologna sarà già una gara molto insidiosa».

Lei quella stagione vinse il titolo di capocannoniere con 24 reti. Il ritorno al gol di Lautaro sarà decisivo per lo scudetto?

«Certo. Lautaro ha vissuto un periodo buio, più o meno come quello della squadra. Sa, la punta dipende dal gol, vive per il gol e quando non arriva si butta giù. Giocare a San Siro non è per tutti, lì hanno il palato fine, se sbagli un controllo senti bene i mugugni dagli spalti. Per fortuna il periodo nero di Lautaro è passato, ora ha ripreso coraggio e convinzione, non fa mai un gol banale, tutte giocate straordinarie: la doppietta nel derby di Coppa è da fenomeno».

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