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Brand: impossibile competere con Manchester United. L’Inter…

Riccardo Fusato

Una volta andata agli archivi la stagione calcistica 2015/2016 gli statisti si concentrano sulle varie classifiche, tra cui anche quella del brand

Una volta andata agli archivi la stagione calcistica 2015/2016, con la vittoria del Real Madrid in Champions, ecco che gli statisti si concentrano sulle varie classifiche, tra cui anche quella del brand. Ebbene, il campione simbolico è sicuramente il Leicester e non poteva essere altrimenti: la Premier vinta contro tutto e tutti ha lanciato il club di Claudio Ranieri al 16o posto assoluto (era 42o) di questa speciale classifica che, in parole povere, valuta la capacità di fare business con il brand. Esattamente quello che alle italiane riesce poco o male, pur con marchi storici e popolari nel pianeta quali Juve, Milan e Inter. In questa classifica nessuno può competere con il Manchester United che, anche nella stagione più difficile, ancora fuori dalle coppe, ha aumentato il suo valore del 18% arrivando a 1,077 miliardi di euro. Il primato dei Red Devils è però minacciato dal Real Madrid che ha realizzato un aumento del 60%: la differenza con lo United, ora, è di appena 21 milioni. Il Madrid vale sempre più del rivale storico Barcellona: quasi identico l’aumento annuale (+56%), ma il club di Messi vale 914 milioni. Seguono il City (833), il Bayern (798, dal 2o al 6o posto malgrado il +13%) e l’Arsenal (792). Il valore dei brand italiani rappresenta soltanto il 6% dell’Europa. Ben poco rispetto a Inghilterra (48%), Spagna (19%), Germania (16%) e anche Francia (8%). Nei primi 20 posti, oltre alla Juve, c’è soltanto il Milan (191 milioni, +3%, dal 14o al 20o posto). Scende anche l’Inter, dal 20o al 28o (139 milioni, +15%). Mentre la Roma guadagna 5 posizioni, dal 35o al 30o, con 121 milioni (+36%): la prestazione migliore tra le italiane. Complessivamente, le prime quattro spagnole valgono il triplo delle quattro principali italiane; le quattro tedesche, il doppio. Ebbene sì: c’è ancora tanto da recuperare.

(Gazzetta dello Sport)