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Burgnich: “Herrera unico, con Facchetti ho vissuto più che con mia moglie. San Siro…”

Fabio Alampi

Lunga intervista dell'ex difensore della Grande Inter

Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, Tarcisio Burgnich, storico difensore della Grande Inter, ha concesso un lunga intervista a il Giornale: "Herrera era la novità, allenatori come lui non se n'erano mai visti. A quei tempi nelle squadre comandavano i vecchi, non gli allenatori, mentre con lui cambiò tutto, il tecnico cominciò a prendere in mano la gestione e gli anziani non ebbero più il potere di fare e disfare. E lui diede delle regole precise: se tu sbagliavi appena appenati castigava, ti dava le multe, mentre prima non si arrivava mai a questo. Facchetti? Come ho detto tante volte,persona con la quale ho vissuto più tempo che con mia moglie. Quella Inter era una grande squadra che ha ottenuto tanti risultati, se andiamo a vedere campionati, coppe Campioni e Intercontinentali vinte. Giacinto era il terzino dalla parte opposta alla mia e più che fare il difensore prendeva sempre l'iniziativa con e senza palla, mentre in mezzo a proteggerci c'era Armando Picchi, che aveva il senso della posizione e la velocità per chiudere. La vittoria più bella? Proprio contro il Real Madrid, nella finale di Vienna del 1964. Quando metti sotto i tuoi idoli e vinci la Coppa dei Campioni contro la squadra che l'aveva vinta cinque volte ed era stata anche campione del mondo… Lo stadio più memorabile? Il Santiago Bernabeu faceva una certa impressione, ma San Siro è il massimo, sempre".