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Cagliari-Inter, stretta sui cori contro Lukaku. Si indagherà anche sulle segnalazioni

Andrea Della Sala

Dopo gli episodi di Cagliari, il Giudice ha chiesto un supplemento di indagine

Dopo i brutti fatti accaduti a Cagliari, con l'atteggiamento razzista di parte del pubblico nei confronti di Lukaku, ieri è stato chiesto dal Giudice un supplemento di indagine. "La decisione del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea potrebbe essere invece il segnale verso un nuovo percorso della giustizia sportiva, qualcosa che superi l’impotenza di questi momenti e risponda all’appello di Romelu Lukaku, vittima dei cori di domenica alla Sardegna Arena. La Procura federale, incaricata del supplemento, potrà acquisire anche elementi «da parte del responsabile dell’ordine pubblico»", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Insomma, anche se non si è superato il livello di «percezione», bisogna indagare. È la riflessione che sta compiendo la Federcalcio di Gravina in una doppia direzione: lavorare con i club (riunione il 12 settembre a Roma) per definire «esimenti» e «attenuanti» per le società, ma anche zone d’ombra che dovranno invece essere sanzionabili; non fermarsi al «percepito», ma occuparsi anche del coro «segnalato», oggi non sanzionabile, e indagare per esempio grazie ai video in rete con il contributo delle forze dell’ordine.

Per Damiano Tommasi il problema si chiama «assuefazione». Perché «le norme ci sono ma bisogna applicarle. «Avete fatto caso a una cosa? Il problema lo vede chi arriva dall’estero - ricordate le parole di Ancelotti - che misura la nostra distanza da altri Paesi e da altri campionati. Quando stai dentro non ti rendi conto di quanto sia viziata l’aria e deve venire qualcuno da fuori per dirtelo». E se Verratti dice che «per fermare il razzismo bisogna interrompere le partite, altrimenti non si va mai avanti», il presidente del Cagliari Giulini chiede aiuto a steward e tifosi «per far sì che siano loro a segnalare i responsabili, le telecamere non bastano»", aggiunge il quotidiano.