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Cairo: “Milano dedica una via a Valentino Mazzola, sono felice. Il Toro contro l’Inter…”

Eva A. Provenzano

Il presidente del club granata ha partecipato alla cerimonia di intitolazione di una strada milanese all'ex giocatore granata, papà dell'ex interista Sandro Mazzola

Urbano Cairo, prima della cerimonia di intitolazione di una via di Milano all'ex giocatore del Grande Torino, Valentino Mazzola (che è anche il papà dell'ex attaccante nerazzurro, Sandro Mazzola), ha parlato ai microfoni di SkySport. Queste le parole del presidente granata: "E' un grande onore che Milano dedichi a Valentino Mazzola una via, è stato un grande giocatore nel Grande Torino, era un grande centrocampista ma anche un goleador, ha vinto anche la classifica cannonieri. Era un grande uomo, caparbio, che sapeva trascinare. Quando le cose andavano male si tirava su le maniche e arrivava a fare cose mirabolanti. E' un onore questa dedica. Suggerisco che sia fatto anche a Torino. Per me è un momento felice". 

-Come la vede la partita dell'Italia contro la Svezia? 

Generalmente sono ottimista, ma adesso non lo sono perché sento parole tipo "Andiamo sicuro al Mondiale", ma poi vedo che sul campo non 'è la stessa cosa, ho sentito molte parole ma pochi fatti. 

-Ventura lo vede diverso dal solito?

Allenare giorno per giorno è una cosa, la Nazionale è diversa. Adesso serve cazzimma, basta parole, facciamo i fatti e vale per tutti. 

-Ci ha parlato in questi giorni ?

No, non ci ho parlato perché credo che lui sia giusto si concentri sulla partita. Bisogna combattere da squadra, come è giusto che sia, come hanno fatto gli svedesi, ci hanno aggredito e hanno fatto il loro gioco, dopotutto il calcio non è roba da signorine e ora dobbiamo concentrarci sul campo e fare la nostra gara.

-Soddisfatto del campionato del Torino?

Direi che le cose vanno bene, abbiamo fatto una grande partita a San Siro e meritavamo di più. Poi chiaro che anche l'Inter ha fatto il suo, ma noi meritavamo qualcosa di più. La squadra è tornata a macinare punti e a creare occasioni, siamo ottavi e credo che ci siano le possibilità per inseguire i nostri obiettivi. Il modulo a tre in mezzo al campo è meglio che a due, perché è difficile supportare quattro attaccanti se tutti non tornano a coprire, con i tre centrocampisti siamo più equilibrati. 

(Fonte: SS24)