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Calcio e Finanza – Suning, ecco la cifra per il club belga. Shopping in Europa perché…

Suning vorrebbe investire in altri due club europei: uno in Portogallo e uno in Belgio

Sabine Bertagna

Nei giorni scorsi si è parlato di un presunto ingresso da parte di Suning in due club: quello portoghese del Gil Vicente e quello belga del Mouscron. La situazione per quanto riguarda il club portoghese è spiegata nel dettaglio qui. Per quanto concerne il club belga, invece, Calcio & Finanza scrive: "Il Mouscron, o più precisamente il Royal Excel Mouscron, è un club belga fallito nel 2009 e rinato nel 2010 per effetto della fusione con un altro piccolo club locale. Attualmente è ultimo nel campionato belga. Il proprietario è un israeliano, Adar Zahavi, ma il club è presieduto da Edward Van Daele ed allenato da Mircea Rednic, tecnico romeno che vanta una lunga esperienza tra Belgio e Romania e da calciatore ebbe 83 presenze nella sua nazionale. L’affare, riportano in Belgio, è in dirittura d’arrivo: la cifra messa sul piatto da Suning si aggira sugli 8/9 milioni di euro. La scelta sarebbe ricaduta proprio sul Belgio, secondo le indiscrezioni, grazie alla legislazione non particolarmente rigida per quanto riguarda i giocatori extracomunitari, che permetterebbe soprattutto di portare i talenti cinesi in Europa".

Le regole Uefa sulle proprietà dei club (vietato controllare due società nella stessa coppa europea) e la scelta di puntare su tre club diversi porta quindi a prospettive diverse: "Questo significa che Suning sta facendo shopping in Europa, ma allo stesso momento che gli investimenti maggiori dovrebbero essere orientati all’Inter mentre gli altri due club rimarrebbero satelliti strategici. Del resto non sarebbe possibile farli competere tra di loro perché portarli ad esempio tutti e tre in Champions League, od anche in Europa League in contemporanea, avrebbe ripercussioni disciplinari sulle proprietà. Il che è anche allineato alla strategia cinese voluta dal piano quinquennale del governo comunista del Paese, che punta soprattutto a know how e settori giovanili in cui eventualmente mandare a crescere giocatori cinesi di buone prospettive".

(Calcio & Finanza)

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