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Capello: “Italia, serve l’umiltà della scorsa estate. A Mancini faccio questo augurio”

Gianni Pampinella

Alla vigilia di Italia-Macedonia, partita valida per i playoff Mondiali, l'ex tecnico ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Alla vigilia di Italia-Macedonia, partita valida per i playoff Mondiali, Fabio Capello ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. "La Macedonia un ostacolo serio? Diciamo che la Macedonia è un passaggio obbligato. Dobbiamo vincere, lo sappiamo, e ci riusciremo se avremo la voglia e l’umiltà che abbiamo mostrato in Inghilterra dalla prima partita fino alla finale di Wembley. La grande concentrazione che non ci ha mai abbandonato. Il Portogallo è più difficile. La Turchia è una buona squadra, ma sinceramente mi sembra più abbordabile. Temo invece il Portogallo perché ha una grandissima qualità individuale dal centrocampo in su. Leggevo che potrebbe essere senza Pepe: sarebbe un’assenza fondamentale, perché è come togliere Chiellini all’Italia. Importantissimo".

Portogallo significa CR7.

«Io sono uno di quelli che pensa che sarebbe meglio se non giocasse. Anche nel giorno in cui gioca male, o sembra assente, è comunque uno che ti fa stare sempre con il fiato sospeso, che crea sempre l’occasione pericolosa. Può far gol in ogni momento perché sa trovare lo spiraglio giusto. Ronaldo meglio non averlo contro». Turnover per la seconda partita? «In questo momento le posso dare l’unica risposta sincera e credibile, anche se magari può sembrare banale: battiamo la Macedonia e poi ci pensiamo». Un augurio per Mancini? «Roberto, dai, entra nella testa dei ragazzi come hai saputo fare quando eri in Inghilterra».

(Gazzetta dello Sport)