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Cerruti (GdS): “Sarri e Conte hanno una compagna comune: la sofferenza”

Il giornalista ha parlato della capacità di soffrire e di portare comunque a casa le partite che accomuna Inter e Juve

Andrea Della Sala

Juve prima e Inter seconda in Serie A. Le due squadre divise da un punto, ma accomunate da un dato. Come spiega il giornalista Alberto Cerruti su La Gazzetta dello Sport:

"La Juventus che soffre prima di vincere, rischiando e anzi meritando di andare in svantaggio come domenica sera, non è più una novità in questa stagione. Il buon giorno, in fondo, si era visto all’esodio in campionato, con un 1-0 identico all’ultimo, sul campo del Parma. Fu la prima di nove vittorie su dieci, con appena un gol di scarto, con la classica eccezione che conferma la regola rappresentata dal 2-0 alla Spal. Una media rispettata in Champions, dove soltanto il 3-0 casalingo contro il Leverkusen non ha fatto soffrire Sarri e i tifosi, al contrario del doppio 2-1, il primo in rimonta, contro la Lokomotiv Mosca, ultima nel girone come i tedeschi. E’ vero che mai la Juventus si era qualificata agli ottavi con due partite d’anticipo, ma l’ultima sofferenza europea di Mosca non va sottovalutata, come non vanno sottovalutate le due sostituzioni consecutive di Ronaldo, senza il quale la Juventus è passata da due pareggi ad altrettante vittorie. I risultati non possono attendere, il bel gioco invece sì, con o senza il campione portoghese che per la verità è il più grande esempio di concretezza, perché in tutta la sua carriera i numeri, cioè i gol, sono stati più importanti dello spettacolo. Per diventare un campione Ronaldo ha fatto sacrifici da Funchal a Torino, come ne ha fatti Conte anche se con caratteristiche molto diverse, da Lecce a Torino, dove ha avuto successo come giocatore e come allenatore.

Lui che era stato criticato alla presentazione dell’Inter quando coniò lo slogan “testa bassa e pedalare”, mentre Giampaolo annunciava “testa alta e giocare”, adesso si dice fiero dei 31 punti in 12 partite, frutto di 10 vittorie, proprio come la Juventus, 8 delle quali con appena un gol di scarto, tra il 4-0 iniziale contro il Lecce e il 2-0 nel derby. Sofferenza, quindi, anche per la prima e unica inseguitrice della capolista, come confermano gli ultimi tre 2-1 consecutivi, con Brescia, Bologna e Verona, poco importa se per stanchezza dovuta a un organico ridotto, o per altri motivi. La verità è che il bel gioco non abita in testa alla classifica, sia dove si vince facendo alzare dalla panchina Dybala, sia dove ci si deve aggrappare al diciassettenne Esposito. Perché la comune compagna di Sarri e Conte è diventata la sofferenza. Con tanti saluti a chi si diverte alle loro spalle".

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