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Conte: “Se ho mai pensato di lasciare il Chelsea? Anno difficile senza i miei. Dovevo…”

Eva A. Provenzano

L'allenatore è tornato sulla possibilità di andare via da Londra dopo un solo anno e dopo la vittoria in Premier League e ha spiegato perché è rimasto

Si diceva fosse ad un passo dal lasciare il Chelsea e c'era l'Inter che aspettava la sua risposta. Antonio Conte torna su quel momento, sull'incertezza di restare oppure partire da Londra dopo il trionfo in Premier League. "E' stata la mia prima stagione in Inghilterra, un nuovo Paese senza la mia famiglia, ed era importante che capissi la mia situazione in ogni aspetto, era importante che mi guardassi indietro e considerassi tutto. Di certo, mi sono goduto la stagione in Inghilterra e con il Chelsea. Ma devo essere onesto, è stata molto dura per me e per la mia famiglia. Quando vinci, pensi che tutto sia semplice, ma non è così", ha detto.

IL DESIDERIO - "Per ogni manager è importante poter esprimere le proprie idee e lavorarci su con la dirigenza del club. Sicuramente la mia idea è sempre stata quella di restare al Chelsea e continuare il mio lavoro. Volevamo continuare, sia io che il club, per questo ho rinnovato il contratto, dobbiamo continuare a lavorare per fare qualcosa di importante, so che il club sta lavorando alla grande e questo è un buon modo per spingermi a fare bene il mio di lavoro", ha aggiunto. E ad aiutarlo nella sua scelta è stato il trasferimento nella capitale inglese di sua moglie Elisabetta e di sua figlia Vittoria.

DIEGO COSTA - "A gennaio, la situazione era chiara a tutti: a giugno ci saremmo salutati. Ho preso questa decisione a gennaio e l'ho rispettata. Mi sorprende che qualcuno sia rimasto sorpreso...La cosa più importante è la squadra, non un singolo. Morata? Lo volevo quando ero alla Juventus. Stiamo cambiando per necessità, l'anno scorso ho avuto a disposizione in pratica 13 calciatori".

(Fonte: repubblica.it)