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Criscitiello: “Inter costruita per vincere: deve farlo per 2 motivi. Pirlo doveva allenare in C”

Alessandro De Felice

Il pensiero del direttore di Sportitalia e TuttoMercatoWeb sull'Inter e sulla Juventus nel consueto appuntamento con l'editoriale

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia e TuttoMercatoWeb, ha commentato - nel consueto appuntamento con l'editoriale sul portale - il 24esimo turno con i successi di Inter e Milan, rispettivamente contro Genoa e Roma e il pari della Juve a Verona:

"Il campionato ha preso la piega che doveva prendere ad inizio anno. Il Milan, bellissimo e concreto, alla lunga si è perso ma è giusto ricordare che questa squadra non era stata costruita per lo scudetto. Quindi va bene così e nulla si potrà dire ai ragazzi di Pioli se centreranno l'obiettivo stagionale: quarto posto e ritorno in Champions. Sul resto c'è poco da raccontare. L'Inter è stata costruita per vincere e deve vincere perché gioca da sola e perché la squadra è forte e completa. Milan, Roma e Napoli non sono pronte per il grande salto. La Juventus doveva difendere il primato ma dopo le scelte estive si è capito subito che il progetto si sarebbe ridimensionato con gravi conseguenze e seri rischi. Pirlo è un bravo ragazzo e un grande professionista ma a 6 anni i nostri figli iniziano dalla scuola elementare e non dalla Cattolica. E' il percorso della vita, anche professionale. I casi ci sono ma sempre più rari".

Il giornalista attacca l'allenatore della Juventus e le scelte di Agnelli: "Pirlo avrebbe dovuto allenare in serie C e non per arrecargli un'offesa ma perché sarebbe stato il giusto percorso per un allenatore che può arrivare. In 6-7 anni, casomai, e non in 6 giorni. Le grandi della nostra serie A stanno bruciando tantissimi giovani allenatori che quando vengono scelti credono di aver fatto il botto ma, poi, con il tempo e i mesi capiscono che era una trappola. Le opportunità sono altre. Bisogna avere la forza di saper dire no anche se capisco che dire no a Inter, Juve e Milan è impossibile. Ma lasciatemi scrivere dal divano che sono comodo e non mi costa nulla. Seedorf, Brocchi, Inzaghi, Stramaccioni potrei continuare ma non ho abbastanza righe a disposizione. Agnelli si è preso un grande rischio con Pirlo e, oggi, ne paga le conseguenze. La stagione della Juve, senza gioco e senza qualità, non si salva con una Supercoppa o una Coppa Italia. Si salva solo con un buon percorso in Champions. L'andazzo preso non è il massimo ma il tempo per sistemare le cose c'è tutto grazie ancora a quel gol di Chiesa. Altrimenti avremmo parlato di un film diverso. E' una cretinata quando si dice che l'allenatore non conta. L'allenatore è fondamentale e già non fare danni è qualcosa di importante in una squadra. Siamo sicuri che alla Juventus, la scorsa estate, sia convenuto tenere Ronaldo? Provocazione che vi spiego: la Juve ha chiuso la semestrale con 118 milioni di passivo, a livello bilancistico CR7 pesa come un macigno, inoltre l'unico giocatore sul quale puoi fare una plusvalenza immediata (Dybala) viene oscurato proprio dal portoghese. Avere Ronaldo in rosa e rischiare di non vincere una serie A modesta sarebbe un fallimento tecnico".