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Dal Pino: “Tifosi? Abbiamo chiesto il 100%: con green pass e vaccino perché no?”

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Intervenuto a margine della stesura del calendario della prossima Serie A, il presidente di Lega Paolo Dal Pino ha parlato così

Matteo Pifferi

Intervenuto a margine della stesura del calendario della prossima Serie A, il presidente di Lega Paolo Dal Pino ha parlato così.

"Complimenti a tutta la Nazionale, dai giocatori a Mancini e la Federazione. Questo Europeo è la celebrazione della Serie A, al centro del panorama calcistico mondiale. Nella top UEFA 5 su 11 sono del campionato, più Jorginho e il capocannoniere che è Ronaldo. Bello, noi partiamo il 22 agosto con allegria ed entusiasmo e con la passione degli italiani".

Ci sarà il pubblico per la prossima Serie A?

"La nostra richiesta è fortissima, noi e la federazione. Vogliamo pubblico con green pass al 100% e chiediamo di essere parte del progetto che porta alla messa in sicurezza della popolazione italiana. Col nostro pubblico e i tifosi possiamo contribuire alla vaccinazione nel paese. Crediamo di avere protocolli serissimi e molto ben applicabili, con vaccinazione e green pass crediamo non ci siano problemi. Rispetteremo le decisioni di Governo e CTS, è giusto intraprendere il percorso di normalità e la Serie A può aiutare".

Quale sarà la capienza?

"100% di pubblico abbiamo chiesto, se vaccinati e con green pass, se non ci sono rischi di contagio, non vediamo perché no. Fiducioso? Uno quando crede in qualcosa non può che essere molto fiducioso, crediamo sia la cosa giusta. Si devono seguire le indicazioni, ma non stiamo parlando della situazione di alcuni mesi fa, una percentuale alta di popolazione ha già fatto la doppia dose e abbiamo protocolli molto seri. Crediamo sia doveroso questo e il pubblico per il movimento calcio è una condizione fondamentale per l’equilibrio dell’industria. Il movimento ha sofferto in questi 18/19 mesi e non ha avuto nessuna forma di ristoro".

Mi allaccio ai discorsi che lei ha affrontato, sicurezza e soddisfazione: quanta soddisfazione c'è per aver perseverato per aver fatto ricominciare al campionato?

"Mi ricordo con grandissima emozione la serata dell'ultima partita della Juventus per la premiazione 2019-2020. Quando abbiamo finito il campionato a fine luglio, è stato un momento di liberazione. Finire quel campionato col Governo che non voleva farci giocare ma con noi e Gravina che abbiamo spinto è stato un momento di svolta. Quando abbiamo premiato l'Inter l'ultimo giorno abbiamo rivisto un minimo di pubblico, così come in finale di Coppa Italia. E' stata una settimana, un calendario strettissimo, non avevamo slot disponibili. Abbiamo avuto più di 200 positivi per tutta la stagione, è stata una grande sofferenza e c'è stato uno sforzo univoco dei club indipendentemente dalle condizioni economiche drammatiche per finire il campionato e farlo bene. Dopo le fasi di stress, c'è stato un senso di dedizione e voglia di passare le difficoltà, vincerle e tornare alla normalità che il calcio ha mostrato con tutta la sua forza. Proprio con la forza con cui siamo capaci di esprimerci, per il numero di persone che muoviamo, per la passione che muoviamo, per i 38 mln di italiani che seguono questo sport, speriamo di riuscire, facendo le cose bene, ad essere una guida in direzione di uscita dalla situazione di crisi, attraverso misure severe, corrette, pratiche, che portino ad una vita normale".

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