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Dall’esordio con l’Inter di Gasperini alla consacrazione a Verona: Faraoni è diventato grande

Fabio Alampi

L'esterno scaligero affronta la squadra che lo lanciò nel grande calcio

Inter-Verona non sarà una partita come le altre per Davide Faraoni: l'esterno scaligero affronta la squadra che, nell'agosto del 2011, lo fece esordire tra i professionisti a nemmeno 20 anni. Oggi, dopo un lungo girovagare per l'Italia tra Serie A e Serie B (e con una parentesi di una stagione in Championship con il Watford), il classe '91 ha trovato la sua dimensione ideale a Verona.

L'ESORDIO CON GASPERINI - Prelevato dall'Inter nell'estate del 2010, Faraoni fu aggregato alla formazione Primavera, con cui vince il Torneo di Viareggio. L'anno seguente viene promosso in Prima Squadra ed esordisce in occasione del primo match ufficiale della stagione, la Supercoppa Italiana giocata a Pechino contro il Milan. Il cambio di allenatore, con il successivo arrivo di Ranieri, non incide sul rendimento dell'esterno classe '91, che riuscirà a ritagliarsi il suo spazio e a trovare il primo gol in Serie A.

LA CONSACRAZIONE A VERONA - Ceduto all'Udinese nell'ambito dell'operazione Handanovic, Faraoni fatica a trovare continuità, cambiando 5 squadre in poco più di 6 anni. La svolta arriva nel gennaio del 2019, con il trasferimento al Verona: in maglia scaligera diventa da subito un elemento imprescindibile, prima nella squadra che conquista la promozione e in seguito in quella che sta ben figurando in Serie A. Fin qui sempre titolare, sempre in campo dal primo all'ultimo minuto, con la gioia del gol segnato contro il Cagliari e della fascia da capitano indossat contro il Sassuolo. La strada è stata lunga e tortuosa, ma Faraoni ce l'ha fatta: è diventato grande.