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Damascelli: “Conte contro tutti: può solo vincere per zittire i maligni”

Alessandro De Felice

L'editoriale del giornalista de' Il Giornale sulla vigilia del derby in casa Inter

Nella sfida contro il Milan nel derby di Milano, Antonio Conte ha un solo risultato. Secondo Tony Damascelli, giornalista de' Il Giornale, l'allenatore dell'Inter deve vincere: "Non può perdere. Nemmeno pareggiare. Perché? Perché Conte Antonio sa benissimo che stasera si giocano due partite, il derby, d’accordo, quello fa parte della storia del grande calcio non soltanto italiano, e l’altro derby, lui, l’allenatore, contro tutti, atteso malignamente all’inciampo, alla sbandata, secondo usi acidi dei nostri condominii. MilanInter, una parola sola, ha tutte le spezie che piacciono a un temperamentale come il salentino. Una partita che non avrebbe bisogno di stimoli o suggerimenti, sono già compresi nel prezzo".

Una vittoria che avrebbe un sapore particolare dopo il pari in Champions contro lo Slavia Praga: "Eppure sono sicuro che il tecnico nerazzurro ha una voglia matta di aggiungere il suo diavolicchio, per renderlo ancora più piccante. Battere questo Milan non sarebbe un’impresa da raccontare ai nipoti ma vincere questa partita dopo la lagna dell’esordio in Champions League, avrebbe un significato forte, come a dire, scusatemi. Scusateci, è finita la ricreazione, ci siamo".

Il derby arriva nel momento migliore per i nerazzurri: "Non è nemmeno bello parlare di nuove fondamenta perché l’edificio nerazzurro non è affatto pericolante e non viene da terremoti, semmai ha bisogno di risultati veri, di prestazioni di assoluto livello e non di celebrazioni enfatiche e cortigiane, come se prima ci fossero soltanto macerie. Il derby cade puntuale, non poteva esserci momento migliore per capire e per sapere. Le ultime voci sulle baruffa tra nerazzurri sono un segnale che la tensione è giustamente alta, che c’è “anima e corpo”, sempre che l’allenatore sappia mettere in ordine la scolaresca ma, su questo, nessun dubbio, il salentino ha tutti gli attributi caratteriali e professionali per farlo in breve tempo. Restano alcuni interrogativi o perplessità sul gioco e non sulle giocate. Dipende dalle condizioni fisiche di alcuni e dalle teorie tattiche loro impartite".