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Di Canio: “Moratti? Quando parla di Inter è un atto d’amore. L’ego di Mourinho…”

Alessandro De Felice

Alcuni estratti dell'intervista rilasciata da Paolo Di Canio ai microfoni del quotidiano Il Corriere dello Sport

Paolo Di Canio, ex attaccante e ora opinionista, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport per parlare della sfida tra Lazio e Juventus e di tanto altro.

"Lotito? I laziali hanno questa serenità di sapere che la società è sana, non è più in pericolo, ma c’è quel tarlo dentro di non riuscire a fare da anni quel passo in più. I tifosi più viscerali vorrebbero poi da parte sua, ogni tanto, qualcosa di più empatico nei loro confronti. Lotito è un uomo molto pragmatico, non ha l’affabilità dei presidenti sentimentali alla Moratti: ancora oggi, quando parla dell'Inter è sempre un atto d'amore".

Di Canio parla anche di José Mourinho, attualmente sulla panchina della Roma:

"Mourinho è un personaggio che mi ha sempre affascinato. Lo studio da sempre, in particolare negli ultimi tre o quattro anni, cosa succede nella sua storia e nella sua testa. Conferma di essere un leader unico al mondo. Nelle ultime tre partite con il Bodo e il Venezia, la Roma ha incassato 11 gol perdendone due e pareggiandone una. Se avesse detto in un club come il Chelsea o il Tottenham un decimo di quello che ha detto qui, abbinato a questi risultati, sarebbe saltato il giorno dopo. Lui no, al contrario, la gente è ancor più dalla sua parte. La conferma di un uomo dalla grande personalità e carisma. Li capisco i tifosi, hanno diritto di sognare. Io farei peggio di loro ma, con tutto il rispetto, questa è anche la disperazione dei risultati mancati degli ultimi anni".

L'ex calciatore della Lazio poi aggiunge:

"Mourinho vuole da sempre giocatori maturi, fatti, vuole confrontarsi con gli uomini. Manda via De Bruyne, Lukaku e Salah perché sono giovani. Ho i miei dubbi che abbia sposato alla Roma un progetto di giovani. Per il momento, in attesa della bellissima casa che forse sarà, ci sono le macerie. Le parole sull'organico? Un problema anche per lo spogliatoio. Imporre una divisione così netta tra titolari e riserve crea dinamiche negative. La cosa più grave? Il giudizio di Mourinho pesa una tonnellata ma, se non hai carattere e non hai un rapporto fiduciario con lui, anche i titolari finiranno per sentirsi in discussione".

Nell'intervista, Di Canio fa una riflessione sull'ego di José Mourinho, per qualcuno troppo ingombrante alla Roma:

"Lo stesso ego che lo ha fatto diventare uno dei migliori allenatori della storia, con l’empatia e la durezza di una guida vera. Penso a uno come Materazzi che si scioglie in lacrime. Allo stesso tempo, il suo ego ha bisogno di vincere. Il suo status a livello mondiale si è offuscato. Per ora un popolo che lo segue anche nelle sconfitte può valere anche più di una vittoria. Ma, guai solo ad accennare che forse s’è invecchiato o che non si è aggiornato. Impazzisce".