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Di Caro (GdS): “L’Inter fa paura, merito di tutti. Spalletti? Aveva tre compiti, per ora…”

Matteo Pifferi

Il vicedirettore della Rosea analizza il magic moment nerazzurro

Il vicedirettore della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro ha commentato la prova offerta dall'Inter contro il Genoa:

"Gol e spettacolo a San Siro. Concretezza e record all'Allianz. Una giornata di segnali forti. Spalletti spicca il volo, ma Allegri mantiene calma e primato. Preceduta dalla doppia manita di Napoli (venerdì) e Inter, la Juve non ha sofferto la pressione. [...]. Senza quattro titolarissimi, lasciati riposare in vista del Barça martedì, la sempre più convincente e avvincente Inter targata Spalletti, si libera in un quarto d’ora della pratica Genoa, si regala la settima vittoria consecutiva in campionato e aumenta l’autostima grazie a una prestazione strepitosa. Riavvolgendo il nastro della stagione, oggi si può dire che il grande merito dell’Inter (società, tecnico e squadra) è stato quello di resistere nel momento più difficile quando nelle prime gare stentava. Essere stati capaci di vincere partite sospese, di gettare il cuore oltre il gioco - che in alcune partite sembrava l’ostacolo - di migliorare e crescere ha permesso di diventare oggi quell’instant team capace di vincere subito che tutti prevedevano. Durante la tempesta l’Inter è rimasta aggrappata a se stessa e ai doveri imposti da una campagna acquisti importante e da un grande pubblico, innamorato e generoso. E ora vola. Grazie a un mix composto da giocatori tornati in forma (da Icardi a Brozovic), un carattere che è andato fortificandosi, una difesa divenuta cerniera (una rete subita nelle ultime 5 di A), l’inserimento dei leader attesi (da Nainngolan a De Vrij), il recupero di giocatori che sembravano a fine corsa (Borja Valero), avevano deluso (Gagliardini) o erano indesiderati tanto da aver cercato in tutti i modi di venderli (Joao Mario)".

MERITI DI SPALLETTI - "Tanti, tantissimi. Dopo aver puntato il dito sul tecnico nei momenti più duri, ora va riconosciuto che si vede finalmente la sua mano, le sue intuizioni, la sua capacità di rigenerare giocatori. All’Inter si chiedeva di migliorare la scorsa stagione, fare bene in Champions, mettere pressione alla Juve. Lo sta facendo, e può ancora migliorare. Chili, centimetri, carattere e qualità: la squadra adesso fa paura. E se la può giocare anche col Barcellona."