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Di Caro: “Inter lontana parente di quella di Conte, ma distante anche da quella di Inzaghi”

Andrea Della Sala

Il giornalista ha analizzato la vittoria conquistato dall'Inter con il Torino arrivata dopo una prestazione di certo non brillante

Il giornalista Andrea Di Caro, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha analizzato la vittoria conquistato dall'Inter con il Torino arrivata dopo una prestazione di certo non brillante:

"Chi la mascella l'ha sciolta, almeno un po', è Inzaghi. La zampata di Brozovic gli permette di respirare. Tirava una brutta aria per l'Inter che oltre a non aver convinto neanche ieri dal punto di vista del gioco aveva rischiato in più occasioni di andare sotto e deve ringraziare stavolta un reattivo Handanovic e un Toro non spietato davanti. La squadra di Juric è sempre messa bene in capo, ha una sua precisa identità, gioca senza timori. Ieri è stata punita da un'ingenuità di Ilkhan (un 2004) a cui ovviamente non va messa la croce addosso: alla sua età sbagliare si può".

"I granata masticano amaro per il risultato ma con la personalità mostrata in queste prime sei giornate potranno togliersi tante soddisfazioni. Per l'Inter di buono, oltre agli essenziali tre punti, la voglia di ottenere il risultato fino all'ultimo e un gruppo unito. Ma è mancato quasi tutti il resto: intensità, brillantezza, gioco e pericolosità. Questa Inter che concede tanto agli avversari, non solo è lontanissima parente di quella feroce, compatta e scudettata di Conte (inutile continuare a fare paragoni), ma distante anche da quella dello scorso anno che almeno provava a far vedere qualcosa di diverso. Dopo una vittoria si lavora meglio, ma c'è davvero tanto da fare".