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CdS – Dimarco si è preso anche l’Italia: il feeling con Mancini nasce da lontano

Daniele Vitiello

Il focus del quotidiano sull'esterno nerazzurro che nell'ultimo periodo ha scalato le gerarchie anche in Nazionale

"Dimarco ha saputo approfittare delle difficoltà di Gosens, che ha faticato a recuperare la piena efficienza fisica dopo il doppio grave infortunio muscolare accusato la scorsa stagione. In aggiunta, Inzaghi ha compreso che, con un esterno destro come Dumfries, dalla stazza imponente e capace di occupare l’area di rigore per finalizzare l'azione, sarebbe stato importante avere sulla corsia sinistra uno specialista nei cross.

E Dimarco lo è davvero, sin da quando ha cominciato a mettersi in luce nel settore giovanile interista. Mancini, per intendersi, ne aveva intuito le qualità al tempo della sua seconda avventura nerazzurra, quando il mancino milanese era solo un 18enne. Ed ecco che, quando ha saputo imporsi anche ad alto livello - ci è voluto un po’, essendo passato da Ascoli, Empoli, Sion, Parma. Fino a fare il balzo grazie a Juric nei due anni al Verona - , il ct se l’è portato in azzurro. Anzi, ora Dimarco è da considerare il padrone della sua fascia pure in Nazionale".