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Ferguson: “Mollare? Mai. Ronaldo? Per portarlo allo United lo rapimmo con…”

Sabine Bertagna

L'ex allenatore del Manchester United ha tenuto una conferenza a Milano per spiegare i segreti del suo successo

Alex Ferguson, 27 anni sulla panchina del Manchester United e 38 trofei (tra cui 13 Premier League e 2 Champions League), ora tiene conferenze. Lo racconta il Giornale, che ha seguito la conferenza dell'ex allenatore dello United al World Business Forum a Milano. Una conferenza nel quale Ferguson ha raccontato il segreto del suo successo ad una platea di manager: «Semplicemente per me il successo è un’ossessione. Io ho sacrificato

tutto per il successo e per il calcio: amici, interessi, famiglia. Ho perfino giocato il giorno del mio matrimonio. Per fortuna ho sposato una donna fantastica». Mollare? «Per tutta la vita ho insegnato ai miei giocatori che non lo si deve fare. Mai.» 

Mollare mai, studiare sempre - «E vedo tecnici oggi che prendono appunti o si portano dietro l’iPad. Io ho sempre tenuto tutto a mente». Le vittorie e, soprattutto, le sconfitte, «perché il giocatore vero si vede quando si perde». Il modo di andare avanti con i successi, «perché compiacersi è il primo passo verso il fallimento».

Il più forte - «Difficile dire il più forte, ma Ronaldo avevo capito subito quanto fosse straordinario: per portarlo a Manchester in pratica lo rapimmo dopo una partita in Portogallo con la complicità della madre.

Era un fenomeno. Ed è un bravo ragazzo, sapete? Veniva ad allenarsi mentre suo padre stava male in ospedale a Londra e per andare a trovarlo mi chiedeva il permesso. Davanti a queste cose non c’è calcio che tenga,

bisogna capire il momento»

(Il Giornale)