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Gabriel Jesus: “Ecco perché ho scelto il City. Guardiola e Fernandinho: vi dico tutto…”

Alessandro De Felice

Il giovane talento brasiliano è stato presentato dal suo nuovo club e sabato potrebbe esordire contro il Tottenham

É stato presentato giovedì e adesso potrà finalmente lottare in allenamento per guadagnarsi una maglietta per l’esordio con il Manchester City, che sabato giocherà contro il Tottenham. Gabriel Jesus, talento brasiliano a lungo conteso anche dall'Inter, ha concesso una lunga intervista al Daily Mail

LA TELEFONATA DI GUARDIOLA - “Sono molto impressionato dal club, dalla pianificazione, dalla struttura e dai campi di allenamento. Tutto è fantastico e voglio vincere molti trofei con questa maglia, dato che al City si viene per vincere. Questo è un club che vuole lottare per trionfare in qualsiasi competizione. Fin dall’inizio avevo detto che sarei restato al Palmeiras fino alla fine della stagione per vincere il campionato. Guardiola è stato l’unico tecnico a telefonarmi e questa è una cosa che mi ha fatto molto piacere perché lui è uno che ha fatto la storia e il mio desiderio è quello di lavorare con lui per imparare il più possibile. Mi ha detto che raggiungendo il City avrei potuto imparare molto e allo stesso tempo aiutare i miei futuri compagni. Da quel momento mi sono messo in testa che sarei venuto qui per quelle due cose: aiutare e imparare. Io sono pazzo per il calcio, vivo di calcio 24 ore al giorno e quando non sono in campo, sto giocando a qualche videogioco legato al calcio".

FATTORE FERNANDINHO - "Prima di raggiungere Manchester ho parlato con Fernandinho, mi ha chiamato per una bella chiacchierata e mi è piaciuto quello che mi ha detto sulla città e sul club. É stato anche allora che ho iniziato a decidere di venire qui, mi piacevano le sue parole e poco dopo ci siamo incontrati in nazionale, dove abbiamo continuato il discorso. Gli ho chiesto molte informazioni su automobili, case e lui mi ha spiegato tutto. É stato molto importante per il mio arrivo in città. Qui fa freddo, ma è una temperatura gestibile ed è per me una nuova sfida. Inoltre più scopro la città e più mi piace. Non si può avere paura quando qualcuno ti offre una simile opportunità, che ti consente di cambiare la tua vita e quella dei tuoi familiari. Non posso aver paura di nulla. Ho guardato e ho studiato molto l Premier, ho notato che c’è uno stile di gioco molto duro, con una grande intensità. Spero di adattarmi il più rapidamente possibile. So che non sarà facile, ma dipenderà solo da me".