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Garzya: “Inter in corsa per lo scudetto. Mou? Tutti si aspettavano di più. Calhanoglu…”

Alessandro De Felice

Le parole dell'ex calciatore Luigi Garzya sulla Serie A: la corsa per lo scudetto, Mourinho e l'esultanza di Calhanoglu

Luigi Garzya, ex difensore, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di FootballNews24 per trattare vari temi della Serie A. Tra gli argomenti più caldi c'è sicuramente la situazione di José Mourinho:

"Da Mourinho tutti si aspettavano di più: il suo nome è legato alla figura del vincente per eccellenza e qualcuno si aspettava che potesse vincere da subito, ma non è così facile. Si è ritrovato una squadra che lotta per la zona Champions ma che ha innegabilmente qualcosa in meno rispetto alle dirette concorrenti. Bisogna dargli tempo. La Roma si trova in una situazione complicata, le ultime uscite hanno messo in mostra tutte le lacune della rosa e il tecnico portoghese credeva di poter fare di più con questi elementi. L’ossatura della squadra c’è, ma per lottare per determinati obiettivi c’è assoluto bisogno di qualche innesto".

Credi che la lotta scudetto sia un affare tra Milan e Napoli o c’è margine di recupero per le altre squadre?

"C’è ancora margine per alcune squadre, penso magari all’Inter. I nerazzurri pagano un po’ gli addii di Lukaku e Hakimi, che sono stati i trascinatori della squadra nell’era Conte. C’è stato un piccolo ridimensionamento societario, ma credo che la squadra di Inzaghi non sia ancora fuori dai giochi. Discorso diverso per la Juventus: i punti di distacco dalla vetta sono ormai troppi e arriverà tra l’altro il momento in cui i bianconeri si concentreranno esclusivamente sulla Champions League".

Cosa ne pensi dell’esultanza provocatoria di Calhanoglu al derby?

"Esultare ci sta, è lecito. Non mi è piaciuto però che sia andato a provocare la curva avversaria, anche perché fino a tre mesi prima era la stessa sotto la quale andava ad esultare. Se il turco ora è all’Inter lo deve anche al Milan e ci vuole un minimo di rispetto verso la maglia e verso i tifosi che lo hanno sostenuto in passato. Per il resto lo capisco, è un professionista e deve fare le scelte migliori per la sua carriera".