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GdS – Lega Serie A, si va verso il nuovo regolamento: Zhang jr consigliere

Francesco Parrone

Per l’elezione servono 14 voti: ticket tra Lazio, Juve e Milan per la scelta di Brunelli numero 1

L’odierna assemblea di Lega(ore 13) è stata convocata con l’ambizioso proposito di congedare la gestione commissariale e varare entro fine anno il nuovo regolamento. Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, alla guida dei 12 club firmatari c’è l’insolita coppia Agnelli-Lotito, con il milanista Marco Fassone (vice-presidente in pectore) nelle vesti di garante agli occhi del commissario Carlo Tavecchio. Secondo alcuni anche l’ Inter potrebbe supportare questo cartello, considerando che a Zhang jr è stato promesso un incarico in Uefa, oltre che il ruolo di consigliere di Lega.

Invece in Consiglio Federaleandrebbero Beppe Marotta per la Juve e Claudio Lotito per la Lazio. Infine la carica di presidente appare destinata all’attuale d.g. Marco Brunelli, che dopo 20 anni di incarichi operativi in questa fase avrebbe solo un ruolo di garanzia. Un tassello, questo, più delicato di altri: attorno alla sua figura, infatti, si gioca la partita del futuro manager.

Quest’immediato giro di poltrone evidentemente compatta un fronte importante, ma non è detto che oggi alla terza votazione 14 voti convergano davvero su questa soluzione-ponte. Nel variegato mondo Inter non è stata ancora presa una decisione e non si trascuri il fatto che il voto è segreto.

Sono esplicite, invece, certe titubanze emerse sul filo di lana. Il Napoli è tentato dall’idea di unirsi ai fedelissimi delle riforme: Roma, Fiorentina, Bologna, Sassuolo, Samp e (forse) Spal. Chi certamente s’è fermato a riflettere e fa un passo indietro è Urbano Cairo: il presidente del Toro intende essere coerente con lo spirito riformatore che ha mosso il lavoro degli ultimi mesi.

L’imprenditore milanese sostiene l’idea di non votare con le attuali regole, modellando la nuova governance con un presidente e un a.d. di nomina esterna e con la scelta di tre consiglieri che siano espressione delle società. Il tutto in funzione di una gestione manageriale per uscire dall’attuale logica dei veti incrociati.

(Fonte: Carlo Laudisa, La Gazzetta dello Sport 6/9/17)