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Giulini: “Allontanato dall’Inter dopo l’addio di Moratti. Barella? Ho un pensiero fisso”

Eva A. Provenzano

Il presidente del Cagliari torna sulla cessione del centrocampista che è cresciuto nel suo club

Viene da una famiglia di interisti ed è interista anche lui. Ha pure un'azione dello 0,000034 del club nerazzurro e di recente ha stretto un grosso affare con la società nerazzurra, la cessione di Barella. Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha detto: «Sì, e mi procura imbarazzo quando pronunciano il mio nome in consiglio. Azioni invendibili, effetto della parcellizzazione. Il valore? Insignificante… Dall’Inter mi sono allontanato anche emotivamente quando il dottor Moratti ha lasciato, il Cagliari mi assorbe totalmente».

Poi ha parlato della cessione di Barella: «Ero sicuro l'avremmo ceduto, ora lo posso dire. Anche sul piano personale la partenza di Nicolò è pesante, lui ed io abbiamo vissuto insieme questi anni, l’ho visto nascere come calciatore, crescere, affermarsi, conquistare la Nazionale... Ho insistito per mandarlo a Como in prestito ed è tornato maturato da quella esperienza. Cagliari la casa, le coccole, Como il momento del distacco. Io e Beltrami, il suo agente, gli comprammo l’auto a metà, una 500, cinquanta e cinquanta… Ti confesso che ho un pensiero fisso. L'altra sera quando è arrivato a Milano è venuto a casa mia: ci siamo abbracciati e gli ho ripetuto che per me si trattava di un arrivederci e che un giorno l’avrei ritrovato nel Cagliari. E lui la pensa come me».

E ha anche raccontato cosa ha imparato del nuovo centrocampista nerazzurro: «Nicolò ha impersonificato al massimo il nostro mantra: noi siamo speciali, il Cagliari è speciale, il Cagliari prima di tutto. Un ragazzo equilibrato, un leader naturale, ma con la spregiudicatezza e la spensieratezza del ventenne. I suoi sono vent’anni particolari, è sposato, ha due bimbe. La donna che ti sta al fianco ha un ruolo troppo importante, anche nella mia vita è così».

(Fonte: CdS)