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Il miglior Milan in rimonta sulla peggior Inter. Trend ribaltato e il derby del 4 marzo…

La squadra di Gattuso vive un grande momento di forma, al contrario i nerazzurri sono in crisi da due mesi

Andrea Della Sala

Inter e Milan viaggiano al di sotto delle aspettative. Ma, nell'ultimo periodo, il Milan viaggia forte e sta dimostrando un ottimo periodo di forma, al contrario l'Inter è da due mesi nel tunnel e da ieri è per la prima volta quinta e di nuovo fuori dalla Champions. Aspettando il derby del 4 marzo, Milano si sta ribaltando e potrebbe non avere ancora finito. A inizio dicembre il gap era salito a 18: era l’Inter capolista imbattuta, che batteva 5-0 il Chievo e pareggiava in casa della Juve; era il Milan che cacciava Montella e, al debutto di Gattuso, faceva 2-2 a Benevento. Ora il divario si è ridotto a 7 punti e il trend si è invertito. L’Inter nei primi 15 turni volava con 2,6 di media-punti a partita e negli ultimi 10 è crollata a 0,9. Il Milan aveva invece chiuso l’andata con un passo da 1,31 per gara e nelle prime sei sfide del ritorno l’ha quasi triplicato (2,66).

Il Milan di Gattuso è imbattuto da dieci partite, coppe comprese, anche perché ha plasmato un Milan opposto a quello di Montella: ha un modulo fisso e interpreti che non cambiano ogni volta, corre e fa viaggiare il pallone, ha finalmente l’apporto concreto degli ultimi arrivati partiti peggio (Bonucci, Biglia, Calhanoglu), riesce persino a reagire quando è in svantaggio. È tornato in zona Europa, ma sa che non basta ancora. Perché il difficile arriva adesso: Roma, Genoa e Juve in trasferta, con in mezzo il derby e il Chievo in casa.  Il Milan, però, adesso convince. Cosa che l’Inter più redditizia aveva raramente fatto. Parava Handanovic, segnavano Icardi oppure Perisic, risolveva in coda, ma i dubbi sul gioco e sull’organico restavano. Spalletti ha insistito sugli stessi fino al crollo verticale, consumando per primi Candreva e Perisic, ali da troppo tempo zavorrate. Due club che non possono più fallire e con un solo punto in comune: le perplessità crescenti sulle proprietà cinesi, lontane e poco presenti. Suning è un colosso che ha limitato l’impegno nell’Inter, Yonghong Li un mistero che lascia forti dubbi sul Milan che verrà.

(La Stampa)