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IlSecoloXIX – Thohir e Mancini hanno già  pianificato le mosse di mercato: idee chiare

Francesco Parrone

Le milanesi in campo oggi, con il compito di cercare di dare un senso al finale di stagione. L’Inter riceverà la Roma (ore 20.45) mentre il Milan sarà impegnato al Friuli (ore 18) contro l’Udinese. La conferenza stampa di Mancini della...

Le milanesi in campo oggi, con il compito di cercare di dare un senso al finale di stagione. L’Inter riceverà la Roma (ore 20.45) mentre il Milan sarà impegnato al Friuli (ore 18) contro l’Udinese. La conferenza stampa di Mancini della vigilia ha avuto proprio questo senso: onorare il finale di stagione, per mettere le basi a un futuro importante. L’Inter sfida la Roma, ma la testa dei nerazzurri è già proiettata alla prossima stagione: Thohir e Mancini hanno pianificato le mosse per costruire una squadra competitiva. L’allenatore ha le idee chiare e il primo obiettivo resta il top player Yaya Tourè. «Ormai - spiega Mancini in conferenza - mi si chiede solo di lui, tutti i tifosi me lo domandano. Penso che il presidente abbia una grande voglia di fare una grande squadra. Non credo ci siano problemi, poi alle volte le trattative si concludono e altre volte no». La Roma è più sul presente: c’è il secondo posto (e con esso l’accesso diretto alla fase a gironi della Champions League) da centrare. «Con l’Inter entriamo nel rettilineo finale del campionato e non abbiamo più tempo da perdere». 

Rudi Garcia carica la propria squadra, la sprona a spingere a fondo il piede sul pedale in vista del rush finale. I giallorossi, d’altronde, negli ultimi mesi hanno perso tanti punti per strada e adesso sono costretti ad aumentare i giri delmotore per evitare di finire dietro alla Lazio o scavalcati anche dal Napoli. Per il tecnico, che recupera per Milano sia Pjanic sia Gervinho, il tempo per rimediare però non manca: «La classifica dice che siamo terzi a pari merito con la seconda, e che rimangono sette partite, ancora c’è tanto da fare». Sempre che Totti e compagni riescano a ritrovare lo smalto perduto: «Se credo che, a differenza della passata stagione, quest’anno i miei stimoli non siano stati recepiti dalla squadra? Bisogna chiederlo ai giocatori. Io sono sempre lo stesso - spiega il francese -: amo il mio gruppo e so che può fare grandi cose».