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Mondiali, Infantino: “Mi sento arabo, gay, disabile e migrante. Ipocrita chi…”

Matteo Pifferi

Gianni Infantino ha detto di sentirsi "arabo", "gay", "lavoratore migrante", durante la conferenza stampa inaugurale dei Mondiali

Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha detto di sentirsi "arabo", "gay", "lavoratore migrante", durante la conferenza stampa inaugurale dei Mondiali in Qatar, a Doha. "Oggi mi sento qatarino, oggi mi sento arabo, oggi mi sento africano, oggi mi sento gay, oggi mi sento disabile, oggi mi sento lavoratore migrante", ha riferito nel proprio discorso introduttivo. Gli organizzatori della Coppa del Mondo in Qatar sono oggetto di violente critiche sui diritti umani e la discriminazione, in particolare dal movimento LGBTQ, con l'avvicinarsi dell'inizio del torneo previsto per domani.

Sulle critiche

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"Quello che sta accadendo in questo momento è profondamente, ingiusto", ha detto, ai giornalisti nella conferenza stampa inaugurale. "Le critiche al Mondiale sono ipocrite". "Per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3.000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3.000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia", ha detto