Inter, per i bookies gli ottavi di Champions sono improbabili: la quota per la qualificazione

C’è solo un’italiana che sulla carta non può sorridere: l’Inter. Dopo i sorteggi dell’urna di Montecarlo, i nerazzurri sono in teoria l’unica squadra italiana che parte sfavorita per l’accesso agli ottavi di finale di Champions League, secondo gli scommettitori. La squadra di Conte, reduce da un mercato sfavillante e da un avvio di stagione con bottino pieno dopo le prime due partite, deve infatti vedersela con un girone quasi proibitivo. Non solo il Barcellona, già affrontato nella passata stagionem, ma anche il Borussia Dortmund in seconda fascia, presumibilmente la principale antagonista per il passaggio del turno. Secondo le quote Betclic, l’accesso come prima del girone agli ottavi è per l’Inter dato a 7.50. Una quota più alta rispetto a quella del Barcellona (un trionfo blaugrana paga appena 1.35) e del gialloneri, a quota 4.50. Più positiva invece la Snai, che paga a 6 il passaggio del turno di Handanovic e compagni, anche in questo caso con quotazioni però più alte (e quindi meno probabili) rispetto alle altre due avversarie.

Sembra quindi che il passaggio si possa decidere nella doppia sfida contro i tedeschi del Borussia Dortmund e in questo caso i precedenti possono far sorridere la compagine italiana. Due i precedenti: nel 1963/64 in Coppa dei Campioni e nel 1993/94 in Coppa Uefa. In entrambi i casi passò l’Inter, che poi vinse il trofeo. Breve chiusura anche sullo Slavia Praga: i cechi sembrano la vittima sacrificale del Gruppo F. Un passaggio da prima del Girone vale addirittura 100: se non mission impossibile, quasi... Possono sorridere le altre italiane. La Juventus viene accreditata come vincitrice del suo girone (1.60) nonostante le insidie Atletico e Bayer Leverkusen. Il Napoli è dietro al Liverpool ma ampiamente avanti nei pronostici a Salisburgo e Genk, mentre l'Atalanta viene vista meglio dello Shakhtar, nella lotta per il secondo posto in un girone che dovrebbe essere dominato dal Manchester City di Pep Guardiola.

(Agenzie)