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Inter, Brozovic regista l’eredità di Spalletti: il tecnico bloccò la cessione. Perisic…

Alessandro De Felice

Il Corriere dello Sport riavvolge il nastro e ricorda l'intuizione di Luciano Spalletti, che affidò la regia dell'Inter a Brozovic

La qualificazione in Champions League dopo 6 anni e la trasformazione di Marcelo Brozovic in regista. Sono queste - secondo il Corriere dello Sport - le eredità più importanti lasciate da Luciano Spalletti dopo la fine dell'avventura all'Inter.

La svolta per il croato è arrivata l'11 marzo 2018, proprio contro quel Napoli che i nerazzurri affronteranno domenica sera e che ora è guidato da Spalletti.

"Il croato fu piazzato davanti alla difesa, in tandem con Gagliardini, ma con compiti diversi. A lui toccava dirigere il gioco, al compagno proteggere la difesa e le spalle di Rafinha. Fu la svolta: per l’Inter e per Brozovic. La manovra, infatti, cominciò ad avere più logica e fluidità. Mentre il croato trovò la sua definitiva dimensione, cancellando il difetto principale, ovvero la discontinuità. Vagando per il campo in varie posizioni, infatti, “Epic” era capace di gare scintillanti come di prestazioni disastrose".

E pensare che poche settimane prima, Brozovic poteva lasciare l'Inter: "All’epoca era anche entrato in rotta di collisione con San Siro. E qualche settimana prima di quel match con il Napoli, durante il mercato di gennaio, aveva rischiato la cessione al Siviglia. Si oppose proprio Spalletti, che temeva di rimanere a corto di centrocampisti".

Ma non è solo Brozovic ad avere dolci ricordi con Spalletti: "Buoni ricordi li ha lasciati anche a Perisic, ad esempio, uno dei suoi pupilli, tanto da accendere qualche malumore nello spogliatoio, per un trattamento talvolta considerato “privilegiato”. Skriniar, invece, è stato subito lanciato da titolare, nonostante alla Sampdoria non avesse brillato. Mentre Ranocchia, candidato a giocare dall'inizio domenica, fu difeso da Spalletti contro un tifoso molestatore durante la preparazione estiva nel 2017".