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Getty Images
C'è un fattore che sta agevolando i numeri dell'attacco delll'Inter. I nerazzurri sono tornati ad essere pericolosi sulle palle inattive con una certa continuità. Si tratta di un'arma che nelle ultime stagioni era venuta un po' a mancare, fino all'arrivo di Christian Eriksen. Anche quest'anno però, pur senza il danese, la pericolosità è rimasta.
Spiega la Gazzetta dello Sport: "I calci piazzati sono tornati ad essere un’arma letale come non accadeva da tempo. Il primo gol stagionale è la fotografia del cambiamento: angolo di Calhanoglu e stacco di testa di Skriniar, difensore goleador con tre centri stagionali (due in A). L’altro simbolo del cambiamento è la perla di Federico Dimarco a Genova contro la Samp: tra Spalletti e Conte, da Cancelo (aprile 2018) a Eriksen (gennaio 2021, derby di Coppa Italia) l’Inter ha atteso quasi tre anni per ritrovare la gioia da calcio di punizione. Bello che sia stato un figlio del vivaio nerazzurro a segnare subito la svolta (3a giornata)
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