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Inter, Ferri: “Lukaku porta grandi aspettative. Icardi? Non sono d’accordo con Moratti”

Marco Astori

Le parole dell'ex difensore nerazzurro

Intervenuto ai microfoni de Il Giorno, l'ex difensore dell'Inter Riccardo Ferri ha parlato così del mercato del club nerazzurro e dell'acquisto di Romelu Lukaku.

Che aspettative ha dopo questo acquisto?

«Grandi, perché il giocatore conosce Conte e il tecnico conosce lui, il che può accelerare il processo di integrazione nella squadra. L'Inter ha preso un centravanti che fa reparto da solo, a cui è difficile portare via palla e che se ti punta fa male».

È un acquisto che sposta gli equilibri?

«Non la metterei sotto questo piano, ma solo perché in Italia pochissimi ci sono riusciti pienamente. L'anno scorso, a inizio stagione, ha fatto fatica persino Ronaldo. Però può fare molto bene, anche perché avrà attorno uno scacchiere tattico ideale. In qualche modo ha qualità che abbiamo già visto con Zapata all'Atalanta, ma Lukaku è più forte e ha maggiore esperienza internazionale».

Cosa manca all'Inter per essere da scudetto?

«Visto così, l'attacco sembra aver bisogno ancora di un altro giocatore di spessore. Con Dzeko, ad esempio, si completerebbe un reparto veramente forte, all'altezza di quello che l'Inter può già vantare in difesa. A quel punto davvero i nerazzurri potrebbero giocarsela con tutti su ogni campo, anche contro la Juventus. Vincere lo scudetto prevede anche che si incastrino diversi fattori, ma sarebbe una squadra che può mettere in difficoltà i bianconeri».

Questo acquisto si può definire un successo del duo Marotta-Conte?

«Sicuramente dà l'idea di una coesione d'intenti. La proprietà ha sposato il progetto e si è affidata a un dirigente e a un allenatore che hanno vinto in carriera. Cito anche Ausilio, perché ai tempi del Triplete lui c'era già».

L'arrivo di Lukaku è un segnale per Icardi. È giusto l'atteggiamento della società?

«Sicuramente è coerente. La situazione è anomala, ma non sono d'accordo con Moratti quando parla di Icardi e della necessità di un comportamento diverso da parte della dirigenza. Nessuno ha mai messo in dubbio la professionalità del giocatore, ma ci vogliono altri requisiti. Avrebbe potuto prendere le distanze dalla moglie-agente e non lo ha mai fatto».

E se alla fine si concretizzasse lo scambio con Dybala?

«Non so se accadrà davvero, ma certo due giocatori così non possono stare fermi. I calciatori non sono alimenti da frigo, se Icardi dovesse davvero star fermo due anni per lui diventerebbe difficile rifarsi una carriera».