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Moratti: “Scudetto di Conte e Lukaku. Zhang mi ha chiamato per festeggiare. Futuro…”

Alessandro De Felice

L'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha parlato ai microfoni di Tuttosport dopo la vittoria del 19esimo scudetto dei nerazzurri

L'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha parlato ai microfoni di Tuttosport dopo la vittoria del diciannovesimo scudetto della squadra nerazzurra: "Felice? Assolutamente, sono trascorsi undici anni dall’ultimo trionfo in serie A. Hanno vinto bene, anzi direi molto bene. No?.

Chi è secondo lei l’uomo scudetto?

"Antonio Conte, senza dubbio".

E tra i calciatori?

"Lukaku è certamente stato decisivo. Attenzione, tutti sono stati bravi. Barella a centrocampo, piuttosto che i difensori, tutti bravissimi. Ma Romelu è il più rappresentativo, quello che ha concesso alla squadra di vivere più serenamente, grazie ai gol realizzati".

L’Inter non ha fatto mercato nella finestra invernale. Ma da gennaio - statistiche alla mano - si è ritrovata con due nuovi innesti: Eriksen e Perisic.

"Eriksen non solo è stato decisivo, ma ha dato quel tocco di classe alla squadra e l’ha completata. Ha dato sicurezza, rendendo il gioco più semplice e più sciolto, rendendo ogni situazione meno complicata. Perisic invece è un atleta di grande esperienza che ha saputo risolvere il problema in fascia a sinistra, assicurando i gol e gli assist necessari per guadagnare punti in alcune partite".

Si aspettava all’inizio dell’anno che l’Inter potesse stravincere il titolo come è stato?

"Ad ogni inizio di campionato, qualsiasi squadra tu abbia, pensi sempre che si possa vincere. Si pensava che le altre fossero più competitive di quello che sono state, alla fine. Il Milan che invece si credeva dovesse esserlo meno, a conti fatti, è stato l’unico vero rivale dell’Inter".

Vi siete sentiti con Zhang?

"È stato lui a chiamarmi, devo dire che è stato gentilissimo, di una cortesia immensa. Pensi che ha voluto sentirmi lui, per festeggiare insieme lo scudetto. Una cosa molto carina e simpatica".

Questa Inter può aprire un ciclo come la sua?

"Questo non lo sappiamo, ma chiaramente esiste questa speranza. Bisognerà anche avere una buona dose di fortuna. Ma l’allenatore per fare bene lo abbiamo, la squadra adagio adagio può essere aggiustata in qualche posizione: mi sembra che sussistano tutte le qualità per poter andare avanti".

Pure i dirigenti meritano una menzione d’onore. Con tutto quello che è successo, mantenere il polso della situazione non era facile per Marotta.

"Sono stati molto bravi a proteggere la squadra".

Lei continua ad avere la massima fiducia in Suning? Che possano creare un’altra grandissima Inter?

"Certamente fiducia sul fatto che Suning avesse questo desiderio. Sono riusciti abbastanza in fretta a vincere il campionato. Se risolvessero i loro problemi, che io non conosco e che loro stessi hanno dichiarato di avere, hanno tutte le qualità e le capacità per fare molto bene. Mi riferisco ovviamente a Steven Zhang e a suo padre".

Non le viene voglia di tornare anche come socio di minoranza?

"No, no (ride, ndr). Questi non hanno bisogno di nessuno".