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Inter, Perisic e i numeri in calo rispetto ad un anno fa. GdS: “Ma Spalletti può sorridere”

Matteo Pifferi

Il croato ha uno score peggiore rispetto all'anno scorso

"Non una faccia triste, ma nemmeno il ritratto della felicità". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport dedicato al momento non del tutto positivo, a livello personale, di Ivan Perisic. Un uomo chiave per Spalletti che già in estate, quando il croato era nel mirino dello United, aveva confermato di non voler privarsene: «Non mi sorprendono le parole di stima di Mourinho – disse Spalletti nel giorno della prima conferenza stagionale – però noi Ivan ce lo teniamo stretto. Lui quest’anno sarà il nostro Cristiano Ronaldo: per caratteristiche fisiche e di resistenza e l’unico giocatore che si può accostare al portoghese», riporta la Rosea che commenta così: "Parole forti, che sottolineano l’enorme stima che il tecnico di Certaldo nutre per il suo esterno, non a caso uno dei tre giocatori sempre in campo in questa prima parte di stagione insieme ad Handanovic e Politano".

NUMERI - Rispetto all'anno scorso, però, è tutto un altro Perisic: il croato è migliorato solo nel computo dei cross effettuati (63 contro 54) mentre è indietro in gol segnati (2 contro le 4 di un anno fa), minuti giocati (779 contro 990), numero di assist (2 quest'anno, 5 l'anno scorso), tiri in porta (8 a 12), tiri totali (31 a 37), occasioni create (19 a 27) e dribbling riusciti (8 a 11). La Gazzetta dello Sport, però, tenta di analizzare questi numeri:

"Forse anche per questo motivo Spalletti può sorridere. Perché prima o poi Perisic tornerà sui suoi livelli, e allora l’Inter aumenterà i giri del motore e la forza d’urto offensiva. Luciano era partito sin dall’inizio con l’idea di avvicinare Perisic alla porta, e non a caso aveva cominciato a lavorare su un 3-4-2-1 in cui il croato doveva agire sulla linea di Nainggolan, dietro a Icardi. L’intenzione era tenerlo più nel vivo del gioco, nelle zone in cui la gara spesso di decide. E il recente passaggio al 4-3-3 può essere anche visto in questa chiave: Perisic più stretto accanto a Icardi, più vicino alla porta e più disponibile al dialogo tra le linee o all’imbucata per il taglio in profondità delle mezzali. Quando la condizione migliorerà, torneranno i gol e le fiammate. E Ivan ritroverà sorriso e leadership tecnica".