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Libero: “Inzaghi ignora Gagliardini. Ma per venderlo deve giocare, si rischia…”

Andrea Della Sala

La condizione dell'Inter dopo i tanti impegni ravvicinati non è delle migliori, anche perché il tecnico ha scelto di puntare sempre sulla stessa formazione

La condizione dell'Inter dopo i tanti impegni ravvicinati non è delle migliori, anche perché il tecnico Simone Inzaghi ha scelto di puntare sempre sulla stessa formazione. Ora alcuni degli uomini chiave dell'Inter sono stanchi e qualcuno ha trovato poco spazio.

"L’Inter ha pagato il fisiologico calo dei suoi centrocampisti titolari Barella-Brozovic-Calhanoglu perché non ha sostituti alla loro altezza. Lo dimostrano le scelte di Inzaghi: Vidal è solo 15esimo in rosa per impiego (1122’ in tutte le competizioni, meno della metà dei 2449’ di Calhanoglu), Gagliardini e Vecino sono rispettivamente 16esimo e 17esimo con la miseria di 630’ e 555’ in campo", analizza Libero.

Gaglairdini a Torino "avrebbe offerto più corsa che tecnica, più protezione che regia, ma era ciò che serviva contro il gioco a mulinello dei granata di Juric. Non il massimo della vita ma il meglio che la rosa nerazzurra possa offrire. Inzaghi, invece, ignora l’ormai 27enne che il predecessore Conte utilizzava come primo cambio in mediana. Il paradosso è che dei tre centrocampisti di riserva è il più giovane (Vecino ha 30 anni, Vidal 34) e, visto il contratto fino al 2023, è l’unico a non essere in scadenza (l’uruguaiano non rinnoverà, per il cileno il club eserciterà la clausola di svincolo al termine della stagione). Anche per sostituire Gagliardini in estate con un giocatore migliore (l’idea è Frattesi per cui il Sassuolo chiede 20 milioni, sperando non sia un Sensi 2) è necessario impiegarlo quest’anno: solo così si evita di sperperare un piccolo asset del club quale è il valore del suo cartellino, ormai ridotto a 10 milioni", aggiunge il quotidiano.