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Italia, è caccia al nuovo ct. Ancelotti e Conte i preferiti, Allegri e Mancini in lizza

Andrea Della Sala

Ci sarebbe anche l'ipotesi di un traghettatore come Di Biagio per poi cambiare in estate

L'Italia non giocherà il prossimo Mondiale in Russia. Dopo la sconfitta per 1-0 in Svezia, gli Azzurri non sono andati oltre allo 0-0 e non hanno raggiunto la qualificazione. Sul banco degli imputati c'è il ct Ventura, ampiamente criticato, e ora si aprirà la caccia al nuovo commissario tecnico dell'Italia. La Federcalcio farà scattare la clausola che — nonostante il rinnovo di contratto fino al 2020 — accomiaterà l’ex allenatore del Torino e, virtualmente da oggi, comincerà un’altra storia, di cui però al momento si faticano ad individuarne gli sviluppi.

ANCELOTTI/CONTE - Ancelotti e Conte sono i due tecnici acclamati dalla folla, i due allenatori preferiti da tutti. Il primo è libero ma bisogna vincere la concorrenza dell’Arsenal, che lo vuole per il dopo Wenger, mentre il secondo a fine stagione vorrebbe tornare in patria. Entrambi viaggiano su ingaggi altissimi, e non sappiamo quanto un nuovo «escamotage» con gli sponsor, in stile Conte 1.0, possa essere vincente. Insomma, 4 milioni potrebbero essere messi (faticosamente) sul piatto. Di più si fa un po’ dura.

ALLEGRI/MANCINI - Il ritorno di Conte avrebbe le stesse difficoltà che ricoprono altri due profili che piacciono: Allegri e Mancini (non più osteggiato da Lotito), entrambi un filo più convinti da una esperienza come c.t. Tutti e due sono legati a società (Juve e Zenit), ma non è detto che al richiamo della Patria vogliano sottrarsi, soprattutto in presenza di un ingaggio da top e non in stile Ventura (1,5 milioni tutto compreso).

DI BIAGIO - Tre scelte su quattro prevedrebbero un periodo di traghettamento della panchina (magari a Gigi Di Biagio, commissario tecnico dell’Under 21) con nobile vetrina, visto che in primavera giocheremo contro Inghilterra e Argentina, per poi in estate affidarsi a un peso massimo. Scontato però che nove mesi di lavoro si possono perdere solo avendo la certezza che uno dei tre accetterà (Ancelotti sarebbe pronto subito), altrimenti sprecare tutto quel tempo sarebbe un delitto per chi ne ha già poco. E' probabile che decisioni rapide non ce ne siano. A meno che non si scelga la strada dei quadri interni (Di Biagio), di suggestioni gradite al pubblico (Gianluca Vialli) o di ex campioni del mondo in carriera (Gattuso o Cannavaro, anche se gli ingaggi cinesi non sono comparabili).

(La Gazzetta dello Sport)