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GdS / Juve-Inter, lavoro psicologico di Inzaghi. La chiave della partita sarà…

Alessandro De Felice

Aria di tango nella finale di Coppa Italia: Dybala attacca il suo futuro, Lautaro segna sempre. E in passato...

Simone Inzaghi ha dovuto lavorare sulla testa dei suoi ragazzi. La Gazzetta dello Sport rivela un retroscena sull'Inter alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Juve, in programma questa sera all'Olimpico di Roma.

"Il suo lavoro di vigilia è stato più psicologico che tattico: disinnescare i pensieri neri dopo l’abbagliante vittoria del Milan a Verona e concentrarli sulla finale, senza farli volare a Cagliari dove ci sarà da combattere contro una squadra armata dalla forza della disperazione".

Per il quotidiano la finale si deciderà a centrocampo: "Molto dipenderà dalla capacità di Brozovic e Calhanoglu di liberarsi dalla morsa dei pressatori (Zakaria, Rabiot) e far girare la giostra nerazzurra. Nella partita d’andata di campionato e in Supercoppa ci riuscirono: l’Inter giocò di più e meglio. Nel ritorno allo Stadium molto meno".

Quella della finale di Roma sarà una sfida a ritmo di tango argentino, con due compagni di nazionale albiceleste pronti a sfidarsi a distanza:

"Dybala, 11 gol su 23 partite di Coppa Italia, più di ogni altro juventino dall’inizio del decennio scorso, attacca il suo possibile futuro. Lautaro: 11 gol negli ultimi 11 match. Tira aria di tango. Delle ultime 23 reti nerazzurre in una finale di Coppa Italia, 9 sono state argentine: Crespo (3), Cruz (3), Milito (2), Cambiasso. Senza dimenticare l’orgoglioso Vlahovic, in cerca di rivincite, e Dzeko, che ritrova il suo ex castello".